Nella notte, la Polizia ha arrestato nove persone per la vicenda dello stupro delle cuginette a Caivano. Svolta importante nelle indagini.
Ci sono novità nelle indagini sullo stupro delle cuginette a Caivano. Nella notte, le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto di ben nove persone accusate dei presunti stupri ai danni delle due bambine di 10 e 12 anni.
Ad oggi sarebbero stati accertati 6-7 diversi episodi ripetuti per più settimane ai danni delle piccole che si sarebbero consumati tra un centro sportivo caduto in disuso, il Delphinia, e altri luoghi.
Caivano, stupro delle cuginette: nove arresti
Il caso dello stupro delle cuginette si arricchisce di una novità. Una svolta vera e propria che vede le forze dell’ordine aver arrestato ben nove persone accusate delle violenze ripetute alle due bambine di 10 e 12 anni avvenute nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli.
Come anticipato, nella notte i carabinieri hanno proceduto all’arresto di 7 minorenni e di due maggiorenni, accusati dei presunti stupri. Ad oggi risultano accertati sei-sette diversi episodi ripetuti per più settimane ai danni delle bambine.
Le misure cautelari notificate oggi sono state firmate dal gip del Tribunale dei minorenni di Napoli su richiesta della locale Procura e da quello del Tribunale di Napoli Nord, competente per territorio, anche in questo caso su richiesta della Procura della Repubblica.
I dettagli che hanno fatto scattare le operazioni d’arresto e che inchiodano il branco verranno illustrati nelle prossime ore. L’intera vicenda era venuta alla luce il 25 agosto scorso, a seguito di una denuncia dei familiari di una delle bambine. La persona era venuta a conoscenza dei fatti tramite un messaggio sul telefono cellulare.
Proprio i vari dispositivi mobili, circa dieci, sono stati sequestrati ad inizio indagini. Era stato tramite questo sequestro che si era arrivati ad un quadro terrificante sugli abusi subiti dalle due cuginette.
I blitz del Governo
Proprio la vicenda relativa alle due cuginette aveva fatto scattare una serie di interventi dello Stato proprio a Caivano. L’obiettivo dichiarto del Governo era quello di ristabilire la legalità. In prima battuta c’era stato il blitz del 5 settembre in cui gli agenti aveva sequestrato armi, soldi e droga.
Successivamente era stato tempo di un secondo intervento, anche in questo caso massiccio e con oltre 400 agenti impiegati, all “Parco Verde” e alcune località limitrofe.