Caldo record, settimana da 40 gradi 

Caldo record, settimana da 40 gradi 

Ci stiamo preparando a quella che risulta essere la quarta ondata di caldo di quest’estate 2022: temperature fino a 40 gradi.

La crisi climatica ed il conseguente caldo non dà tregua. Il picco si verificherà con molta probabilità tra il 25 ed il 26 luglio: sarà un fine settimana all’insegna del caldo record. Le temperature afose di questa settimana, non hanno ancora raggiunto il picco: la massa d’aria sub sahariana sta risalendo dalla penisola iberica, diretta verso il Golfo di Biscaglia e la Francia. 

Secondo i meteorologi, durante una prima fase che comprenderà le giornate di martedì e mercoledì l’Italia non verrà coinvolta in questo caldo torrido proveniente dalla zona sub sahariana. Nonostante ciò, le temperature saranno comunque piuttosto alte soprattutto nelle grandi città. Le minime superiori saranno anche attorno ai 24/25°C.  

Invece, da giovedì poi è attesa una seconda ondata di aria molto calda dal Marocco e dall’Algeria, che spostandosi raggiungerà tutta l’Italia. Per quanto riguarda la seconda parte della settimana, le alte temperature coinvolgeranno tutta l’Italia, da nord a sud. I picchi toccheranno la soglia dei 40 gradi. 

Le regioni interessate maggiormente dall’ondata bollente

Le regioni maggiormente colpite a nord sono Milano, Pavia, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, Padova, Verona. Al centro bollino rosso per Firenze, Perugia, Terni, Roma, Viterbo, Ancona, Pescara. Invece al sud Napoli, Trapani, Palermo, Messina, Cosenza, Foggia, Legge. Il caldo torrido inizierà a dilagare non prima di giovedì, andando poi a stemperare verso il mercoledì della settimana successiva. 

Il geologo Mario Tozzi sulla crisi climatica: “Stiamo osservando il fenomeno dalla prospettiva sbagliata: ci sembrano eventi eccezionali perché guardiamo al nostro passato, alle estati temperate, ma non è più così. Stiamo vedendo, in realtà, i primi eventi ordinari della nuova era che verrà, l’era del fuoco, della sabbia e del caldo. Il cambiamento climatico induce ondate di calore, la siccità è accresciuta dal nostro eccessivo prelievo delle acque. I boschi e le foreste diventano più secchi, il fuoco si propaga più facilmente, più a lungo e su distanze maggiori”.