Carlo Calenda sul ballottaggio a Roma: “Voterò Gualtieri, mi rappresenta di più”. Ma Conte lo attacca: “Non deve dettare condizioni”.
ROMA – Carlo Calenda è ritornato sul ballottaggio previsto a Roma nel weekend del 16-17 ottobre 2021 ai microfoni di Otto e mezzo, trasmissione in onda su La7: “Io non farò nessuna alleanza o apparentamenti – le sue parole riportate dall’Ansa – ma faremo un’opposizione costruttiva. Penso sia giusto andare a votare al ballottaggio e come tale sicuramente non voterò Michetti, ma Gualtieri, perché mi corrisponde di più […]“.
Il leader di Azione, come ci si poteva immaginare, ha scoperto le carte e confermato la sua intenzione di votare il candidato del Pd. Resta da capire se gli elettori lo seguiranno oppure ci sarà una divisione all’interno del partito.
Conte attacca Calenda: “Non può dettare le condizioni”
La decisione di Calenda non sembra convincere Conte. “Lui sta facendo un percorso politico autoreferenziale – ha detto l’ex premier in un appuntamento elettorale in Sicilia – e noi glielo facciamo fare tranquillamente: siamo orgogliosamente forti della nostra storia e della nostra tradizione […]. Essere una forza nazionale è una prospettiva sicuramente diverse e dettare condizioni agli altri mi sembra quanto meno arrogante […]“.
Letta: “Parlerò con Calenda”
Chi ha aperto al dialogo con Calenta è Enrico Letta. “Nei prossimi giorni – ha confermato il leader del Pd – cercherò tutti coloro che rappresentano partiti e movimenti con cui possiamo dialogare nelle città che vanno al ballottaggio. Non proporremo apparentamenti o accordi di governo basati su posti o assessorati, ma faremo una proposta ai cittadini delle città che sono al ballottaggio. Cercheremo di convincere gli elettori e sono convinto che loro saranno disponibili ad ascoltare le nostre ragioni“.
La partita, quindi, per il ballottaggio è iniziata. Calenda ha scoperto le sue carte come Letta e Conte. Ma a Roma è in forte dubbio la Raggi che ha aperto ad un incontro con Michetti.