Calenda: “Il governo Meloni cadrebbe a pezzi”

Calenda: “Il governo Meloni cadrebbe a pezzi”

Secondo il leader di Azione non durerebbe molto un governo a guida Fratelli d’Italia.

Ospite al Forum ANSA, Carlo Calenda parla del prossimo governo e della probabile vittoria di Giorgia Meloni. Il leader di Azione riconosce alla presidente di Fratelli d’Italia la sua bravura a prendere il consenso degli italiani, ma è convinto che un suo governo cadrebbe nel giro di pochi mesi. Secondo l’ex ministro inoltre, come ha sottolineato spesso, Meloni non è una novità e ciò che ha fatto lo hanno fatto anche Salvini e i cinque stelle prima. “Un governo Meloni andrebbe in pezzi nel giro di pochi mesi. E se fallisce lei fallisce l’Italia”.

“Meloni è stata molto brava a prendere il consenso, ma prima di lei lo hanno preso Salvini ed M5s che poi hanno avuto il crollo veloce dei consensi”, ha ricordato Calenda. Poi arriva la critica dicendo che “Meloni manda in giro Crosetto a rassicurare”, il problema però è che non c’è secondo lui una classe dirigente di governo. E continua dicendo che “è importante che il leader di Fdi sia una donna ma è alleata con Orbàn, esempio del più bieco maschilismo”, puntualizza.

Carlo Calenda

Gli obiettivi di Calenda

Calenda poi parla del Decreto Aiuti bis che però non è sufficiente, per questo il governo dovrà intervenire ancora anche se resta un esecutivo sfiduciato, ricorda il leader di Azione. “Resta il fatto che nel prossimo decreto sull’emergenza energetica dovrà essere riconfermato il tetto agli stipendi per i manager pubblici tolto ieri con un emendamento” sottolinea l’ex ministro dello sviluppo economico.

L’obiettivo del Terzo Polo, precisa Calenda “non è cancellare il Pd, ma Letta sta andando all’inseguimento dei 5 stelle, fa un patto con Fratoianni e Bonelli: sulle alleanze non viene capito dagli elettori. Noi siamo chiari nel sostegno all’agenda Draghi, più si sostiene il terzo Polo e più si favorisce questa soluzione”, afferma ancora Calenda. “Noi chiediamo a tutti di sostenere Draghi. C’è da gestire il Pnrr, la questione delle bollette energetiche e da contenere la crescita dei tassi di interesse” ricorda.