Calenda, la stroncatura del campo largo: “Mai esistito”

Calenda, la stroncatura del campo largo: “Mai esistito”

Il leader di Azione, Carlo Calenda, dopo la sconfitta in Abruzzo alle Regionali. Il commento sul campo largo e la vittoria del centrodestra.

Marco Marsilio ha vinto le Regionali in Abruzzo. Un successo importante per il candidato del centrodestra che ha battuto quello della sinistra, D’Amico. Tra i primi a parlare proprio della sconfitta è stato Carlo Calenda, numero uno di Azione, che non ha risparmiato un duro commento sull’esito delle elezioni.

Carlo Calenda

Calenda e la sconfitta del campo largo

Abbiamo perso l’Abruzzo“, ha esordito Calenda. “Ha vinto Marsilio. Ha perso Luciano D’Amico che io voglio ringraziare inanzittutto perché è un candidato di grande qualità, una persona che davvero si è spesa molto e che io davvero spero con cui spero di poter continuare a lavorare, in Abruzzo e non solo”.

Il pensiero del leader di Azione è poi andato avanti relativamente al “vento cambiato” dopo le elezioni in Sardegna che avevano visto vincere il campo largo della sinistra.

“Questa sconfitta alle elezioni abruzzesi dimostra in primo luogo quanto sia sbagliato parlare di vento che cambia a livello nazionale per un’elezione vinta in Sardegna per 1.600 voti, grazie al voto disgiunto nel centro destra”, ha proseguito Calenda. “Purtroppo sappiamo che questa è una tentazione irresistibile per politici e media”.

Da qui l’affondo sul campo largo: “Tralascio ogni commento relativo ai fantomatici campi larghi che non esistevano prima e non sarebbero esistiti neppure nel caso di una vittoria in Abruzzo. Ogni elezione regionale fa storia a sé ed è influenzata da dinamiche locali”.

La scelta del candidato

Il commento di Calenda è poi ndato avanti parlando della bassa affluenza alle urne ma anche sul candidato D’Amico in precedenza già citato: “La qualità del candidato, anche per le ragioni di cui al punto precedente, conta relativamente. Marsilio ha messo in atto vergognose politiche clientelari, dai quattrocentomila euro dati ad ogni Consigliere Regionale per foraggiare associazioni, agli otto milioni spesi per ospitare il Napoli calcio con tanto di pullman provenienti da Napoli per il voto in Abruzzo. Queste politiche hanno funzionato, nonostante la sanità a pezzi e le infrastrutture intermittenti che appaiono o scompaiono con i cicli elettorali”.

Infine un ulteriore messaggio a D’Amico: “A Luciano D’Amico va il nostro ringraziamento per aver fatto una battaglia appassionata e seria. Speriamo di poter lavorare insieme nel consiglio regionale e non solo”.