Calenda non crede al "no" di Draghi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Calenda non crede al “no” di Draghi

Carlo Calenda

Il leader del Terzo Polo continua ad invocare un ritorno del premier a Palazzo Chigi dopo le elezioni.

Mario Draghi ha detto più volte che la sua esperienza di governo finirà con questa legislatura e non è intenzionato a prendere parte al prossimo esecutivo. Ma a questo non crede fino in fondo Carlo Calenda che punta a riportare l’ex capo della Bce a guida del prossimo governo per scongiurare che a Palazzo Chigi sieda Meloni e creare “un governo di unità nazionale”.

L’obiettivo di Calenda è “evitare che dalle urne esca una maggioranza di destra” e quindi arrivare ad una percentuale considerevole alle elezioni. Infatti, sul rifiuto del premier ad un eventuale incarico futuro dice: “Che altro avrebbe potuto dire?”. Sull’accusa di Letta che sostiene che la proposta politica del Terzo Polo non esiste, invece risponde: “Letta sta facendo una campagna divisiva e sbagliata”. Inoltre, attacca il Pd e il suo segretario che non chiarisce con chi ha intenzione di governare.

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Letta nel dibattito con Meloni aveva dichiarato che non avrebbe governato con i suoi alleati Fratoianni e Bonelli, cosa che ha irritato non poco i leader di SI e Verdi. “Non con i suoi alleati, non col M5S, allora con chi, con il mago Zurlì?” ironizza Calenda dicendo che un voto al Pd è un voto buttato perché non in grado di fare una proposta di governo.

Carlo Calenda
Carlo Calenda

Le proposte di Calenda per il futuro dell’Italia

Secondo il leader, il Terzo Polo sta crescendo molto anche rubando voti all’elettorato di centrodestra moderato che non vuole un governo a guida Meloni. Su una futura alleanza Calenda chiarisce che non appoggeranno mai un governo di destra né faranno alleanze con Pd e M5S. “Noi siamo nati per dare vita a una cosa diversa e saremo il perno per costruirla”.

Per quanto riguarda l’emergenza climatica, Calenda propone una legge sui danni sul modello francese e un’unità di missione. Sull’indipendenza del paese dal punto di vista dell’approvvigionamento invece propone due navi di rigassificazione poi punta a rinnovabili e centrali nucleari sicure.

Sul fronte europeo, Calenda è per spingere fuori l’Ungheria dall’Ue e dai fondi europei. Sull’Italia invece punta a “riappropriarsi della sua eredità i grande generatore di cultura e creatività”. Il leader di Azione si dice contrario al presidenzialismo perché stravolgerebbe le istituzioni repubblicane. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza il terzo polo vuole riformarlo partendo dal nome e darlo solo a chi non può lavorare mentre per gli altri favorire l’inserimento attraverso agenzie di reclutamento private.

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ultimo aggiornamento: 17 Settembre 2022 10:54

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