Carlo Calenda propone una coalizione riformista per il dopo Sala a Milano. No agli estremismi, sì a un progetto civico liberale e pragmatico.
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha lanciato una proposta politica per il futuro di Milano che potrebbe cambiare le dinamiche del centro e del centrosinistra. Durante un’intervista a Omnibus su La7, ha risposto all’apertura di Antonio Tajani (FI) sulla possibilità di sostenere un candidato civico condiviso per il dopo Beppe Sala, sindaco uscente della città.

Un nuovo patto politico per Milano
“Ringrazio Tajani per le sue parole. Io come lui penso che ci vorrà un candidato civico a Milano, ma oggi il nostro impegno è che Sala finisca il suo mandato e lo finisca bene.”
Calenda ha sottolineato che l’obiettivo immediato è garantire una buona conclusione del mandato dell’attuale sindaco, ma guarda già al futuro, sottolineando la necessità di costruire una coalizione riformista capace di rispondere alle esigenze di una città centrale per l’economia nazionale.
Superare il bipolarismo con una nuova coalizione
“Dopodiché noi siamo all’opposizione, quindi cercheremo di costruire una coalizione che abbia un candidato riformista, capace di gestire una città che è comunque il centro economico del Paese. Se non ci riusciremo vedremo. Ma il problema è che non regge più questo bipolarismo.”
Secondo Calenda, il modello bipolare è ormai superato e inefficace. Le attuali coalizioni sono spesso ostaggio degli estremismi: “non possiamo andare avanti con una destra che viene condizionata dagli estremismi della Lega e una sinistra che viene condizionata dagli estremismi di Bonelli, Fratoianni e dei 5 stelle.”
L’appello è chiaro: “A Tajani dico, facciamo una coalizione dei volenterosi che sono pronti a difendere la democrazia liberale, che vogliono bravi amministratori, che stanno attenti ai conflitti di interesse ma sanno che la magistratura non deve fare invasione di campo. Questo è ciò di cui il Paese ha bisogno.”
Una proposta che guarda oltre i partiti tradizionali, puntando a un progetto civico, riformista e liberale, capace di affrontare con serietà e competenza le sfide della città e, forse, del Paese.