Calenda si scaglia contro Renzi: “Il centro è solo per i suoi interessi”
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Calenda si scaglia contro Renzi: “Il centro è solo per i suoi interessi”

MATTEO RENZI

Carlo Calenda critica Renzi sul concetto di centro politico, accusandolo di agire solo per interesse personale.

Carlo Calenda, ospite del programma L’aria che tira su La7, non si è risparmiato nel lanciare nuove accuse a Matteo Renzi. Il leader di Azione ha messo in dubbio la coerenza politica dell’ex premier, attaccandolo apertamente. “Cos’è il centro? Non mi è chiaro,” ha detto, sottolineando che per Renzi l’idea di centro sembra più legata a interessi personali che a un progetto politico serio.

Carlo Calenda
Carlo Calenda

Calenda: il centro deve essere luogo di buongoverno

Proseguendo, Calenda ha aggiunto: “Se è quello che fa votare La Russa il primo giorno, quello che dice io al centro, poi dice il campo largo… È il centro dei fatti tuoi? Perché non è riuscito a entrare nel centrodestra?” Un riferimento diretto alle mosse politiche di Renzi, che continua a sostenere che il suo partito, Italia Viva, con il suo scarso 2% elettorale, possa essere decisivo per gli equilibri politici.

Il leader di Azione ha ribadito la sua visione del centro come un’area politica concreta, lontana da personalismi e giravolte. “Oltre questo Circo Barnum, cos’è il centro? Un luogo alternativo ai due poli, dove sono stato eletto ma anche loro solo che se lo sono scordato, per essere pragmatici e risolvere i problemi. Il centro è il luogo del buongoverno come diceva Einaudi è il luogo che mantiene la capacità di non essere fazioso,” ha dichiarato Calenda, con una chiara critica alle strategie di Renzi.

Per Calenda, il centro non è un’etichetta da sfruttare per scopi personali, ma una posizione politica basata su pragmatismo e serietà. Non mancano, tuttavia, le accuse al cosiddetto “grande centro” promosso da Renzi, definito come un progetto privo di concretezza.

Critiche a Ruffini e al Pd

Durante l’intervista, Calenda ha commentato anche la candidatura di Ernesto Ruffini, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, sostenuta dal Partito Democratico. “Sono fatti loro, stanno facendo un’operazione del tutto legittima, all’interno di un partito che si chiama Pd e che ha la linea di Elly Schlein. Non è il centro, secondo nessuna definizione,” ha affermato.

Calenda ha poi aggiunto: “Se tu parti dicendo io sono un’area cattolica che vuole, dentro il Pd, essere più forte. Benissimo, ma restano sempre nella logica che non deciderà Ruffini la linea del Pd, lo deciderà Schlein, Avs e i Cinque Stelle.”

L’attacco di Calenda mette in luce le difficoltà nel definire e costruire un centro politico stabile e indipendente. Un terreno che, secondo lui, dovrebbe essere sinonimo di buongoverno e pragmatismo.

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ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2025 10:14

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