Carlo Calenda lancia l’allarme: secondo un sondaggio SWG, oltre un terzo degli italiani vorrebbe sospendere la democrazia.
La democrazia in Italia è davvero in pericolo? A sollevare questa preoccupazione è Carlo Calenda, leader di Azione, che si è sfogato con un lungo post pubblicato su X (ex Twitter), sollevando una riflessione profonda sullo stato della democrazia italiana e sulle sue fragilità. Il punto centrale è un sondaggio commissionato da Azione e realizzato da SWG, che rivela dati inquietanti sulla percezione pubblica delle istituzioni democratiche.

“La democrazia in Italia è a rischio come in tutto l’Occidente”
Calenda apre il suo intervento con un’affermazione forte: “La democrazia in Italia è a rischio come in tutto l’Occidente.” Il sondaggio SWG a cui fa riferimento mostra che “più di un terzo degli italiani vorrebbe una sospensione temporanea della democrazia per riuscire a risolvere i tanti problemi che la politica democratica non è in grado di affrontare.”
A questo dato si aggiunge un’altra tendenza preoccupante: l’aumento dell’astensionismo, che Calenda definisce come “un rischio in crescita, di cui nessuno sembra curarsi.”
Il leader di Azione accusa inoltre forze esterne all’Unione Europea di voler destabilizzare le democrazie occidentali attraverso “la corruzione e l’uso strumentale dei social e dei falsi profili.” Nonostante la gravità del quadro, Calenda denuncia come la questione venga spesso ridotta a slogan politici: “Nei talk show diventa uno slogan politico per attaccare Meloni negli stessi identici termini in cui veniva attaccato ieri Renzi e ancora prima Berlusconi.”
“Il rischio democratico viene dalla nostra incapacità di far funzionare la democrazia”
Calenda critica duramente il governo Meloni per l’occupazione sistematica di posti chiave da parte di figure poco competenti, scelte per fedeltà politica e non per merito: “Ha messo in atto una sistematica occupazione di posti da parte di suoi fedelissimi, dei FdI doc, ex missini etc dando scarsa rilevanza al cv o alla competenza.”
Secondo lui, questo porta a “un’azione deludente sul piano delle capacità di governo e posture inappropriate e faziose,” e sebbene la popolarità di Meloni resti alta, “il gradimento per il Governo è in flessione.”
Infine, Calenda sottolinea che Meloni “non ha messo in atto provvedimenti che restringono le libertà,” ma il vero problema sta nella struttura istituzionale: “Il rischio democratico viene dunque dalla nostra incapacità di far funzionare la democrazia, dai conflitti di interesse, da una barocca architettura istituzionale e da pressioni esterne.”
In chiusura, Calenda denuncia l’ipocrisia di chi strumentalizza il concetto di rischio democratico: “Ogni volta che si è cercato di risolvere questi problemi – vedi referendum Renzi – gli stessi giornalisti che attaccano la Meloni oggi hanno gridato al rischio democratico.”
Azione propone soluzioni concrete: “dalla proposta di legge contro le interferenze esterne, all’elezione di una assemblea costituente per riformare tutta la seconda parte della costituzione.”
DEMOCRAZIA A RISCHIO IN ITALIA?
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 29, 2025
La democrazia in Italia è a rischio come in tutto l’Occidente. Un sondaggio SWG commissionato da Azione mostra che più di un terzo degli italiani vorrebbe una sospensione temporanea della democrazia per riuscire a risolvere i tanti problemi che la…