Quarta votazione alla Camera per eleggere il presidente dopo le fumate nere di ieri. Il candidato scelto è il leghista Fontana.
Oggi a partire dalle 10.30 partirà il quarto scrutinio per la votazione del presidente della Camera. Dopo il nome di Riccardo Molinari, a ricevere la terza carica dello Stato sarà probabilmente un altro leghista: il vicesegretario Lorenzo Fontana. L’elezione avverrà con la maggioranza assoluta.
“Non so niente, so di Giorgetti alla Juventus e io al Verona” scherza Fontana. “È ancora in divenire, la notte è lunga”, ha aggiunto dirigendosi verso gli uffici del Gruppo della Lega alla Camera, con altri deputati leghisti fra cui Riccardo Molinari, Federico Freni, Claudio Durigon e Massimo Bitonci.
“Gli ho chiesto di proseguire con questa carica, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il presidente della Camera” ha detto Matteo Salvini su Riccardo Molinari facendo trapelare un altro nome che oggi verrà votato alla Camera, quello di Fontana. Il deputato leghista è noto per le sue posizioni contrarie ai diritti civili e le coppie Lgbt+ e per le sue simpatie nei confronti di Putin e della Russia. Contro l’aborto e contro l’eutanasia, il leghista radicale scatena la polemica.
Fontana, il sottosegretario leghista probabile presidente
Un personaggio abbastanza scomodo in questo momento a livello internazionale per Giorgia Meloni. Perché è nota la sua opposizioni alle sanzioni contro la Russia: famosa la sua maglia tematica insieme a Salvini. Inoltre, fu invitato dal Cremlino nel 2014 come osservatore internazionale del referendum farsa con il quale la Crimea dichiarava di volersi unire alla Russia.
Nel frattempo è tutto quasi pronto a Montecitorio dove il leader del M5S Giuseppe Conte si è riunito con i suoi prima di entrare in Aula per decidere la strategia: scheda bianca o nome in caso di sorprese come ieri al Senato con la posizione tenuta da Fi.