Camera abolisce obbligo rinvio pena per madri detenute: i dettagli
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La Camera ha deciso, stop all’obbligo del rinvio pena per le detenute madri: ecco i dettagli

Camera dei Deputati Parlamento

La Camera ha approvato una modifica al ddl sicurezza: stop all’obbligo del rinvio pena per le detenute madri. Ecco le reazioni dell’opposizione.

Con un voto di 163 favorevoli contro 116 contrari e 2 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato oggi una modifica controversa al ddl sicurezza. L’articolo 15 del provvedimento elimina l’obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l’anno. La misura è facoltativa. La decisione segna una svolta significativa nella gestione delle pene per le detenute con figli piccoli, suscitando una forte reazione dalle opposizioni e preoccupazioni per le future condizioni di detenzione.

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La Camera ha deciso: approvato l’articolo 15 del ddl sicurezza

Come riportato da Ansa, l’articolo 15 del ddl sicurezza, approvato dall’Aula della Camera, ha introdotto una modifica importante: il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli di età inferiore a un anno non è più obbligatorio, ma facoltativo. L’emendamento approvato prevede ora che il governo presenti annualmente una relazione sull’attuazione delle misure cautelari per queste detenute.

Questa decisione è stata accolta con favore dai relatori, mentre gli emendamenti delle opposizioni, che chiedevano il mantenimento dell’obbligo, sono stati respinti. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha presenziato alla votazione, e la proposta approvata è stata vista come un compromesso, dato che FI ha ritirato la sua proposta di ripristinare l’obbligo di differimento.

Polemiche e critiche sull’applicazione delle nuove norme

La modifica ha scatenato una serie di polemiche tra i membri dell’opposizione, con critiche particolarmente forti da parte del PD e di +Europa. La responsabile Giustizia del PD, Debora Serracchiani, ha sottolineato che la relazione annuale è già prevista, mentre Riccardo Magi ha lanciato un appello accorato al Ministro Nordio per evitare di compromettere ulteriormente le condizioni di detenzione per i bambini piccoli: “Appello accorato a Nordio a non oltrepassare almeno il divieto, finora stabilito, di ingresso in carcere di bambini piccolissimi. Gli Icam sono sempre strutture detentive. Ministro, fermatevi”

Federico Gianassi del PD ha definito la decisione un grave errore, accusando la maggioranza di calpestare i diritti fondamentali e di compromettere lo stato di diritto: “Nemmeno il fascismo osò tanto, come potete? Un’umiliazione per chi ha a cuore lo stato di diritto, un errore grave contro cui continueremo a batterci”.

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ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2024 14:49

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