Camerun, attacco a un villaggio: strage di bambini e donne

Camerun, attacco a un villaggio: strage di bambini e donne

Uomini armati hanno attaccato un villaggio nel nord-ovest del Camerun. L’Onu ha riferito di 22 persone uccise, tra donne e bambini.

YAOUNDE’ – Strage di bambini e donne nel nord-ovest del Camerun. Uomini armati hanno attaccato un villaggio della provincia popolata dalla minoranza di lingua inglese, uccidendo 22 persone per lo più bambini, 9 al di sotto dei 5 anni, e donne, una anche incinta. Lo ha detto alla Afp James Nunan, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) per le regioni nord-occidentali e sud-occidentali del Camerun, le due province devastate da tre anni di combattimenti tra l’esercito e i ribelli separatisti.

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Camerun, conflitto tra anglofoni e francofoni

Le tensioni sono scoppiate nel novembre 2016, quando insegnanti e avvocati anglofoni nelle regioni Sud-occidentali e Nord-occidentali del Paese hanno cominciato a protestare, poiché frustrati per essere obbligati a insegnare in lingua francese. I disordini hanno raggiunto il picco di violenza il primo ottobre 2017, quando i separatisti hanno proclamato l’indipendenza dell’Ambazonia, conosciuta anche come Camerun britannico del Sud, zona che comprende le aree meridionali del Paese africano in cui la lingua europea prevalente è l’inglese.
Finora, il conflitto con i separatisti anglofoni ha causato la morte di oltre 400 persone. 

Il periodo coloniale

Le radici della divisione linguistica risalgono alla fine della Prima Guerra mondiale, quando la Società delle Nazioni decise di dividere il Camerun, ex colonia tedesca, tra i vincitori francesi e inglesi. In seguito all’indipendenza dalla Francia nel 1960, nel 1961, il Camerun del Sud, sotto dominazione inglese, si è unito alla Repubblica con capitale Yaoundé.