Il latitante Antonio Cuozzo Nasti intraprende la carriera di chef in un hotel di lusso in Francia. La sua specialità: il polpo alla Luciana.
Antonio Cuozzo Nasti, camorrista di 56 anni di Giugliano in Campania, era considerato associato al clan “Mallardo”. L’uomo appartenente alla camorra, operava sul territorio giuglianese e parte della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. Latitante da ormai 8 anni, era diventato un famoso chef in Francia, in un hotel di lusso situato in Costa Azzurra.
Si era ricostruito una nuova vita studiata a tavolino, sotto un nome falso. Le recensioni della sua cucina su Booking più che positive. Ma stamattina 3 maggio, i sogni di Antonio si sono infranti all’alba con le manette. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli della Compagnia di Giugliano hanno provveduto al suo arresto nei pressi di Cannes. La collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e la Polizia Nazionale francese è stato fondamentale per riuscita. L’uomo è stato arrestato nel suo appartamento in Francia, arrendendosi senza opporre resistenza.
Tra le recensioni del sito dell’albergo, quella di un cliente: “Uno chef napoletano a dirigere la cucina alla vecchia maniera, che conosce i prodotti per piatti fatti in casa nella pura tradizione italiana”.
Dopo la camorra, una nuova vita sotto falso nome
La pena di Antonio Cuozzo Nasti prevedeva 16 anni di prigione per i reati da lui commessi. Rapina, ricettazione e porto illegale di armi per citarne alcuni. L’uomo era riuscito a scappare facendo perdere le sue tracce dal 2014. Si tratta ormai del 12esimo latitante arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nel giro di soli 8 mesi.
L’uomo, ormai residente da anni in Costa Azzurra in una località poco vicina a Cannes, si era costruito una nuova vita con un nome falso, Nunzio Palumbo. Intrapresa la carriera di chef al ristorante Alberto dell’Hotel 5 stelle Le Touring, era diventato noto per la sua rinomata cucina italiana. Una notorietà che ha pagato con l’arresto. È stata inoltre avviata una procedura di estradizione nei confronti della sua persona.