Un caso gravissimo ciò che è accaduto ieri a Palermo per il forfait dei presidenti di seggio.
La giornata di votazioni ieri a Palermo è stata travolta dal caos per i disagi che sono avvenuti nei seggi. Già alla vigilia di sabato mancavano 170 presidenti di seggio sui 600 del capoluogo palermitano. All’apertura dei seggi domenica mattina mancavano ancora 50 presidenti. Alcuni hanno aperto alle 16 provocando ritardi e caos. Per questo la Procura ha avviato un’indagine sui presidenti assenti per valutare le responsabilità.
Tra rabbia degli elettori per i disagi dei seggi chiusi, le elezioni di Palermo sono state dominate dal caos. Secondo quanto si apprende questo disagio poteva essere evitato poiché i disertori c’erano giù venerdì pomeriggio. Per questo motivo, il Comune aveva chiesto aiuto agli Ordini degli avvocati e dei dottori commercialisti proprio per sostituirli. Ora la Procura indaga sulle rinunce, se comunicate in tempo e se motivate adeguatamente.
La diserzione dei presidenti di seggio causata dalla partita
I cittadini si sono precipitati a denunciare il fatto alla polizia e ai carabinieri spingendo il Comune a depositare un esposto in Procura. I presidenti di seggio sono accusati di interruzione del servizio pubblico fino al rifiuto di atti d’ufficio. Un caso senza precedenti che si è verificato ieri a Palermo. Ma il capoluogo siciliano non è l’unico caso. Anche a Firenze sono mancati i presidenti, circa 125 su 377 ma la crisi si è risolta prima dell’apertura dei seggi. A Palermo invece i vuoti si sono colmati solo alle 16 del pomeriggio.
Ma il motivo di questa diserzione potrebbe avere una radice calcistica. Domenica sera c’è stata la partita dove il Palermo si giocava la promozione in serie B contro il Padova. I presidenti di seggi avrebbero voluto evitare di restare bloccati fino alle 23 nei seggi elettorali perdendosi la partita dei rosanero. Questo presentimento annunciato aveva fatto decidere di rinviare la partita ma nessuna istituzione si è mossa per farlo, né la Prefettura né la Federcalcio. Né tantomeno si è mossa in questo senso il Viminale. Ora la ministra Lamorgese denuncia: “E’ gravissimo che a Palermo senza alcun preavviso un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato“.