Capezzone critica duramente l’attuale clima di tensione sociale e politica in Italia, puntando il dito contro scioperi, violenze e polemiche politiche.
Durante la sua rubrica Occhio al caffè, Daniele Capezzone sottolinea come alcuni eventi importanti, come l’incontro tra il premier Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei, siano stati quasi ignorati dai principali quotidiani nazionali.
Capezzone “spiana” la sinistra: duro attacco alla stampa assente
Capezzone evidenzia: “Quando qualcuno devia o è un’anomalia del socialismo dei giornaloni, ecco che viene ignorato con freddezza”. Lo stesso atteggiamento, secondo il giornalista, è stato riservato alla recente nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Ue: “Un grande risultato per il nostro Paese, accolto però con un gelo totale”.
Capezzone passa poi a discutere del clima di tensione sociale che sta attraversando il Paese, inasprito dalla convocazione di uno sciopero generale il 29 novembre da parte della Cgil, guidata da Maurizio Landini.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la legge di bilancio, nonostante questa sia ancora in fase di dibattito parlamentare.
Capezzone attacca duramente: “Gridare alla rivolta sociale è da irresponsabili, in un momento difficile per il Paese”.
Le sue critiche si concentrano anche sugli episodi di violenza, come l’aggressione avvenuta alla Sapienza di Roma, dove i collettivi di sinistra hanno cacciato gli studenti di Azione Universitaria, vicini a Fratelli d’Italia.
“Gli italiani ostaggi di giochi politici”, lo sfogo da Del Debbio
Partecipando al talk show 4 di Sera su Rete 4, Capezzone ha ribadito il suo punto di vista, sottolineando come alcune tensioni politiche siano dannose per il Paese così come condiviso anche su X: “Io mi sono stufato di vedere gli italiani presi in ostaggio per giochi politici. Il lavoratore pendolare che deve raggiungere il suo posto non merita rispetto quanto chi sciopera?”.
Al dibattito, moderato da Paolo Del Debbio, hanno partecipato anche Paolo Cento (Verdi), Raffaella Paita (Italia Viva) e Galeazzo Bignami (FdI).
La legge di bilancio è al centro del malcontento sociale, ma, come evidenziato da Capezzone, molte delle proposte sono ancora soggette a modifiche. Tuttavia, lo sciopero annunciato rischia di alimentare ulteriormente il clima di tensione.
“Accendere fuochi in questo modo è pericoloso e irresponsabile,” ha concluso Capezzone, invitando le parti in gioco a un dialogo costruttivo per affrontare le sfide del Paese.
"Gridare alla rivolta sociale è da irresponsabili"
— 4 di sera (@4disera) November 20, 2024
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