Il capitano del Milan del 2017/2018 è la conferma di una triste realtà: la storia delle bandiere si è esaurita.
Un tempo erano Franco Baresi, Paolo Maldini e Gennaro Gattuso, tanto per nominarne qualcuno: oggi il capitano del Milan è ancora tendenzialmente un’incognita. La soluzione più probabile sembra chiamarsi Leonardo Bonucci, uno con una grande esperienza e dal carisma indiscusso, ma la domanda resta una: che fine hanno fatto le bandiere?
Milan nuovo, nuove tradizioni: il capitano del Milan arriva dal mercato
Impossibile mettere in discussione il valore tecnico e carismatico del difensore azzuro – e questo sia ben chiaro – così come è evidente che il vero leader dello spogliatoio possa in effetti essere proprio lui, ma il leder deve essere capitano? Di norma sì, anche se sappiamo bene come in presenza di Gennaro Ivan Gattuso, ad esempio, detentori della fascia furono Paolo Maldini e Massimo Ambrosini. Uno spogliatoio sceglie sempre la sua guida, a prescindere dal ruolo istituzionale. Il ruolo di capitano del Milan ha una storia e una tradizione pesante, difficile da onorare: non serve solo personalità, serve un cuore rossonero, senso di appartenenza, amore incondizionato per la maglia. A rendere bene l’idea di come nasca un capitano sono le parole del grande Paolo Maldini:
“Ricordo quando ereditai la fascia da Franco Baresi. Capello chiese chi fosse il nuovo capitano. Anche altri, come Billy Costacurta, ne avevano diritto. Decidemmo nello spogliatoio e io non ebbi problemi a prendermi la responsabilità“.
Insomma, talenti il Milan non ne ha forse da tempo, giocatori che vestono la maglia rossonera da anni sì. Bandiere? No, non più.