Marco Cappato, raccolta firme per l’eutanasia: “In Italia i diritti sono spesso sabotati”

Marco Cappato, raccolta firme per l’eutanasia: “In Italia i diritti sono spesso sabotati”

Lo si troverà al bar Enigma, in una tappa del suo tour regionale, a raccogliere firme per la proposta di legge sull’eutanasia.

Oggi, giovedì 1 giugno, Marco Cappato sarà ospite del bar Enigma di via Nizza a Gorizia. L’evento fa parte del suo tour regionale di raccolta firme, volto a sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia che sarà presentata al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. La battaglia non cambia, ma “la situazione non è più come 15 anni fa, ha commentato il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni.

Una raccolta firme per l’eutanasia

La proposta di legge prevede tempi precisi e requisiti di gratuità per le persone che versano in condizioni di grave sofferenza e che soddisfano i criteri stabiliti dalla sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale.

Questa dichiarazione ha portato alla luce il tema del suicidio assistito in Italia. Cappato ha affrontato la questione in tribunale, ammettendo di aver aiutato persone in stato critico a recarsi in Svizzera per porre fine alla propria vita. Arriverà in città alle 15.30 di oggi pomeriggio.

Inoltre, Marco Cappato spiega: “È riconosciuto il testamento biologico anche se nessuno lo sa. C’è anche il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria in alcune condizioni. Il problema è che, come spesso capita in Italia, non basta il riconoscimento di un diritto perché l’attuazione è di fatto sabotata in modo strisciante dai vari poteri“.

Marco Cappato

Un altro tentativo dell’associazione Luca Coscioni

La rete dell’Associazione Coscioni aveva raccolto abbastanza firme per un referendum sull’eutanasia, che però è stato respinto dalla Corte Costituzionale nel febbraio 2022. Nonostante ciò, molte persone sono ancora favorevoli. Tuttavia, sembra esserci un divario tra l’opinione pubblica e chi è al potere, come indicato da diversi sondaggi.

Secondo i dati de Il Gazzettino, l’82% della popolazione del Nord-Est, che è prevalentemente di centro-destra, è favorevole all’eutanasia. Viene da chiedersi perché i leader politici vogliano andare contro la volontà dei loro stessi elettori.

Cappato ha la risposta a questa domanda: “La democrazia non funziona.  I partiti possono permettersi di sabotare i diritti che invece dovrebbero essere popolari con la disinformazione. Sono accondiscendenti al potere clericale e alla vecchia tentazione di esercitare pressione sulla pelle delle persone, in particolare verso chi ha fragilità“.