Il misterioso consigliere leghista ex forzista rivela il contenuto della conversazione tra Salvini e Razon.
La bufera scatenata dall’inchiesta del quotidiano Domani ha smosso le acque in questa questione. Il premier Draghi ha convocato d’urgenza Matteo Salvini e il Copasir ha aperto un fascicolo per indagare su Antonio Capuano, l’ex forzista nuovo consulente di Salvini in politica estera – anche se nessuno lo conosce nemmeno internamente alla Lega.
Il Copasir vuole vederci chiaro per capire chi è questo personaggio che sta agendo con il leghista alle spalle di Palazzo Chigi. Oggi in un’intervista al Corriere della Sera, lo stesso Antonio Capuano rivela cosa si sono detti Salvini e Razon di nascosto quella sera di marzo. Nelle trattative anche il Papa.
“I russi hanno capito che Salvini voleva spendersi davvero. E lo hanno invitato a fare altri passi” ha detto Capuano. Il leghista così ha deciso di accelerare perché la pace e il cessate il fuoco “era a portata di mano”. I russi sembra abbiano dato credito al piano di Salvini per la pace espresso in quattro punti ma serviva un “garante morale” riconosciuto nella figura di Papa Francesco.
Capuano si lamenta: “Cosa ho fatto di male?”
Ma “il Vaticano non ha dato la benedizione”. Alla domanda del giornalista se il piano sia ancora in piedi o è affossato, Capuano glissa e risponde: “Chiediamoci perché tutte queste reazioni negative. Perché Salvini è l’unico politico che non ha il diritto di andare a Mosca?” E accusa chi non vuole la pace e chi si accanisce contro la sua “modesta figura”. E continua: “Vorrei che mi spiegassero cosa ho atto di male. Si parla di truffe: a chi? per cosa?” chiede Capuano.
“La verità è che sono apprezzato dalle ambasciate di mezzo mondo e questo a qualcuno dà fastidio” insiste il consulente. Poi nega di essere stato presente al discusso incontro del 1° marzo tra Salvini e Razon. Dice di non saperne nulla ma poi dice: “Non vedo dove sia il problema. Un politico non può avere rapporti con le autorità diplomatiche?”
Secondo Capuano non c’è nulla di segreto e si dice pronto a spiegare tutto al Copasir che chiede chiarezza sulla questione. Conclude dicendo che avrebbero rivelato e informato il premier e il partito “al momento opportuno” perché “certe operazioni non si possono mettere in piazza” dichiara Capuano.