Carabiniere ucciso a Roma, le dichiarazioni di Natale Hjort: “Nella mia città, San Francisco sarei fuori su cauzione”.
ROMA – Carabiniere ucciso a Roma, le dichiarazioni di Natale Hjort. A margine di un incontro con i vertici del Partito Radicale il giovane americano ha duramente criticato il sistema giudiziario italiano: “Nella mia città, San Francisco, forse non sarei stato in carcere. Sarei uscito su cauzione“.
Natale Hjort a Regina Coeli
Natale Hjort si trova a Regina Coeli in attesa della decisione del Tribunale del Riesame. Nelle prossime settimane dovrebbe andare in scena l’udienza per decidere se scarcerare o far rimanere in cella i due americani accusati di aver ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega. I fermati nei giorni scorsi hanno ricevuto le visite di diversi politici e nel giorno di Ferragosto anche il Partito Radicale si è recato in carcere per trovare i detenuti.
Non è mancato il colloquio con Natale che ha ribadito la propria contrarietà al sistema giudiziario italiano. Il giovane ha confermato che con la cauzione negli Stati Uniti molto probabilmente non avrebbe fatto un giorno di carcere. Una dichiarazione che ha causato diverse polemiche sui social e non solo.
La protesta di Partito Radicale
“Ferragosto in carcere” è un appuntamento fisso ormai per il Partito Radicale. Gli esponenti, infatti, da diversi anni stanno protestando per il trattamento che subiscono le persone, specialmente d’estate quanto il termometro si alza. Incontri in diverse parti d’Italia e questa volta è toccato a Regina Coeli.
Tra i diversi colloqui con i carcerati c’è stato anche quello con Natale Hjort. Il giovane americano ha sottolineato come negli Stati Uniti con il pagamento della cauzione molto probabilmente sarebbe uscito subito. In Italia la giustizia funziona in modo diverso e il ragazzo dovrà rimanere in cella almeno fino alla decisione del Riesame attesa per i prossimi giorni.
fonte foto copertina https://twitter.com/lucaperrtw