Carabiniere ucciso a Roma, “Brugiatelli fuggito con lo zaino in spalla”

Nuovi aggiornamenti sul caso del carabiniere ucciso a Roma, la testimonianza di un parcheggiatore abusivo: “Brugiatelli aveva lo zaino nero con sé”.

Si infittisce il mistero sul caso del carabiniere ucciso a Roma. Nuovi indizi, ma saranno gli inquirenti a stabilire se possano effettivamente essere considerati tali, arrivano dalla testimonianza di un parcheggiatore abusivo che lavora in zona Trastevere. Proprio nell’area dove è avvenuta la tragedia e prima ancora la trattativa tra il Brugiatelli, i ragazzi americani e gli spacciatori.

Carabiniere ucciso a Roma, la testimonianza di un parcheggiatore abusivo

Il parcheggiatore abusivo (di diciotto anni) è uno degli otto testimoni oculari. Starà poi agli inquirenti stabilire se e quanto possa essere ritenuto affidabile. Fatto sta che è proprio lui a parlare con la stampa raccontando cosa ha visto e portando alla luce particolari inaspettati sulla tragedia.

Il primo particolare non indifferente, e che potrebbe spiegare anche la ferocia delle undici coltellate inflitte a Mario Cerciello Rega, è che i due americani e Brugiatelli in piazza Mastai erano visibilmente su di giri. Strafatti dice il parcheggiatore.

Fonte foto: https://twitter.com/_Carabinieri_

Brugiatelli non lascia mai il suo zaino nero

Il secondo dettaglio è quello di maggior rilevanza. Secondo la testimonianza del parcheggiatore abusivo, i tre si muovono sempre insieme e Brugiatelli non lascia mai il suo zaino nero, quello che, secondo le carte ufficiali e la denuncia, gli sarebbe stato rubato.

Il terzo indizio è quello relativo al primo contatto tra i tre e due carabinieri arrivati in moto. I militari si sono identificati mostrando i tesserini e Brugiatelli e gli americani si sono dati alla fuga. Ma anche in questo frangente, secondo il testimone, lo zaino era sulle spalle del legittimo proprietario.

Secondo il parcheggiatore abusivo la chiave di volta della vicenda sarebbe Brugiatelli, che avrebbe raccontato una versione dei fatti decisamente lontana del reale svolgimento degli eventi. E probabilmente potrebbe aver mentito anche ai carabinieri, contattati per rimediare a un imprevisto. Forse proprio nelle presunte bugie di Brugiatelli potrebbe nascondersi il vero motivo della morte, ancora ingiusta e assurda, di Mario Cerciello Rega.