I medicinali scarseggiano in farmacia ma si chiede ai cittadini di evitare scorte inutili. Cosa sta succedendo in Italia?
La Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani segnala una carenza di medicinali già dall’ultima estate. Sono soprattutto i prodotti di uso comune a non essere più facilmente reperibili in commercio: tra le cause, prendono parte il Covid e la guerra in Ucraina che ha causato le attuali crisi energetiche e di carburante. “Evitate scorte inutili”, raccomandano ai cittadini.
Il Covid e la guerra in Ucraina rappresentano due fattori rilevanti sullo scarso approvvigionamento di farmaci. Già da quest’estate, molti acquirenti hanno risentito la carenza di medicine di uso comune in farmacia: tra questi, antidolorifici e antinfiammatori sono stati segnalati alle istituzioni dai farmacisti. Nonostante tutto, la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi) invita però i cittadini a non correre in farmacia e non fare scorte inutili.
Cosa sta causando la scarsità di farmaci?
In primo luogo, il contagio da Covid ha visto un utilizzo maggiore di medicinali come antidolorifici e antinfiammatori. Motivo per cui le grandi scorte sono venute meno nell’ultimo periodo in cui i cittadini provvedevano ad un trattamento domiciliare per i sintomi del virus.
A questo si aggiunge la crisi internazionale che sta gravando su qualsiasi settore. Partendo dalla carenza di materiale per il confezionamento dei prodotti farmaceutici (il vetro delle fiale, la pellicola di alluminio che chiude il blister o la plastica conformata per le compresse), fino ai costi energetici e del carburante. Andrea Mandelli, presidente della Fofi, spiega: “Ci uniamo all’appello rivolto alla politica da parte di tutti gli attori della filiera affinché si affronti al più presto, e con una visione di sistema, una questione complessa che riguarda da vicino la salute e il diritto alla cura degli italiani”.
Per i farmacisti, però, anche i cittadini possono fare la loro parte in questa situazione carente di medicine. Quello che si chiede è di “evitare inutili corse per l’accaparramento dei medicinali e rivolgersi al farmacista di fiducia che è sempre a disposizione per informare e orientare sulla scelta del farmaco”.