Nel suo sfogo social, Carlo Calenda denuncia gravi carenze infrastrutturali e sociali in Sicilia. Ecco il contenuto del suo post.
La Sicilia torna al centro del dibattito politico nazionale dopo lo sfogo di Carlo Calenda su X, dove ha condiviso un duro bilancio delle condizioni dell’isola. Il leader di Azione ha contestato l’impiego di risorse per il Ponte sullo Stretto, a fronte di numerose carenze strutturali e sociali.
Nel suo post, ha scritto:
“La Sicilia è nella seguente situazione:
• Ultima per qualità della rete ferroviaria ma spenderà con la Calabria 1,3 mld per il Ponte sullo stretto.
• Ultima per qualità della rete idrica
• Ultima per qualità della rete fognaria
• Ultima per passeggeri trasportati dal trasporto pubblico.
• Penultima per tasso di occupazione.
• Penultima per qualità delle prestazioni sanitarie e in peggioramento dal 2022
• Penultima per reddito medio.
• Prima per uso delle discariche
• Prima per NEET con 10% in più della media nazionale
• Prima per tasso di motorizzazione
• Seconda per evasione fiscale.”
Un quadro allarmante, che Calenda conclude attaccando la politica regionale:
“A fronte di questi brillanti risultati l’Assemblea Regionale Siciliana distribuisce ogni anno quasi un milione di euro a consigliere per darli alle loro clientele.
Oggi sarò a Palermo al Foro Italico Umberto I 22/b alle 16.30 per confrontarmi con i cittadini.
La Sicilia non è di proprietà di Schifani, Cuffaro, Tamajo e compagnia.
Sono stato eletto in questa regione e intendo continuare ad occuparmene.”

Un attacco politico con dati precisi
La denuncia di Calenda è costruita attorno a dati comparativi che fotografano la Sicilia come fanalino di coda in numerosi indicatori. Rete ferroviaria obsoleta, servizi pubblici inefficienti e scarsa mobilità collettiva sono solo alcune delle criticità evidenziate.
Anche indicatori economici e sociali — come occupazione, reddito medio, sanità e numero di NEET — mostrano una regione in difficoltà strutturale. L’accusa di uno squilibrio tra priorità strategiche (come il Ponte) e investimenti di base colpisce nel segno e riapre il dibattito sull’utilizzo dei fondi pubblici.
Una sfida diretta alla politica regionale
Nel suo intervento, Calenda non si limita alla critica tecnica: accusa direttamente la classe dirigente.
Resta da vedere se questo sfogo porterà a un vero confronto con i cittadini, come promesso, o resterà un episodio isolato nel contesto delle tensioni tra centro e periferia del Paese.
La Sicilia è nella seguente situazione
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) September 17, 2025
Ultima per qualità della rete ferroviaria ma spenderà con la Calabria 1,3 mld per il Ponte sullo
stretto.
• Ultima per qualità della rete idrica
• Ultima per qualità della rete fognaria
• Ultima per passeggeri trasportati dal trasporto… pic.twitter.com/3RrmuU035U