Carlo Calenda lancia il Patto Repubblicano: i punti chiave e gli alleati

Carlo Calenda lancia il Patto Repubblicano: i punti chiave e gli alleati

Il leader di Azione Carlo Calenda allo scoperto: ecco il Patto Repubblicano. Tutti i punti, gli obiettivi e le future alleanze.

Undici punti chiari: ecco il Patto Repubblicano lanciato da Carlo Calenda. Il leader di Azione, in giro per l’Italia per presentare il suo ultimo libro ‘Il patto. Oltre il trentennio perduto’, sui social, con un post, ha parlato apertamente del suo piano per le prossime elezioni spiegando obiettivi ma anche future possibili alleanze.

Carlo Calenda

Carlo Calenda, i punti del Patto Repubblicano

Calenda ha le idee chiare in vista delle prossime elezioni europee e per questa ragione, anche sui social, ha deciso di lanciare il suo “Patto Repubblicano“.

Attraverso una serie di punti, ben precisati, il leader di Azione ha fatto presente quale sia il suo programma, per altro aperto a chiunque voglia allearsi.

Tra i primissimi punti sottolineati dal politico si trovano: 1) Stati Uniti d’Europa a partire dal nucleo dei paesi fondatori. 2) Atlantismo e rispetto degli accordi NATO sul 2% per le spese della difesa. Riaprire accordo libero scambio con USA. 3) Spostamento della spesa corrente su istruzione e sanità 4) Revisione del modello di contrattazione nazionale e salario minimo 5) Uscita dello Stato e delle amministrazioni locali dall’economia. Liberalizzazioni.

Ma il numero uno di Azione ha messo in evidenza ben altri cinque punti centrali del suo patto che intende portare avanti.

Sempre nel suo messaggio si può leggere: “6) Rafforzamento del contrasto all’evasione fiscale e meccanismo automatico di redistribuzione ai cittadini dell’extragettito. 7) Nucleare e rinnovabili per transizione ambientale. 8) chiusura di tutti i sussidi a partire da bonus edilizi. 9) Industria 4.0 allargata ad ambiente e energia permanente con focus su Formazione. 10) chiusure rotte illegali di immigrazione attraverso accordi con paesi di transito. Regolarizzazione degli immigrati residenti con lavoro regolare e ius culturae”.

Nell’ultimo punto, quello numero undici, anche un ultimo passaggio: “Assemblea costituente per le riforme. Priorità federalismo e giustizia. Con chi lo farete? Con chi vorrà farlo”.

Le parole del politico sul Patto Repubblicano

A Il Messaggero, Calenda ha poi sottolineato l’importanza di questa decisione da lui presa relativamente al Patto: “Cosa significa? Vuol dire che dopo 33 anni di bipolarismo tutti gli indicatori sociali, economici e di benessere sono drammaticamente crollati. Bisogna dunque offrire un’alternativa alla destra e alla sinistra. Fondata su poche, chiare, pragmatiche priorità: scuola, sanità, salari, sicurezza. Poi serve il rigido controllo dell’immigrazione”.

E sulle future alleanze, l’apertura anche alla destra: “L’unico modo per arrivare a un patto repubblicano è che Azione prenda voti a sufficienza nelle prossime Politiche, in modo da determinare uno stallo e un time out nel conflitto sterile e infinito che è in corso. Nel nostro partito convivono Carfagna e Richetti, Gelmini e Lombardo, ex dirigente del Pd emiliano. In Azione si mescolano storie e personalità, stanche del bipolarismo improduttivo, che vengono da destra e da sinistra. Il patto repubblicano è aperto a tutti“.