Dopo la minaccia di alcuni mesi fa, ecco che si è passati ai fatti. Carlo Calenda è stato querelato da Clemente Mastella.
Carlo Calenda potrebbe essere nei guai dopo alcune parole scritte via social che hanno chiamato in causa anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Proprio quest’ultimo, infatti, avrebbe deciso di querelarlo ufficialmente dopo averlo minacciato nei mesi scorsi. Il leader di Azione, adesso, si ritrova appeso alla decisione del Senato che dovrà stabilire se concendere o meno al politico l’immunità.
Carlo Calenda e la querela di Clemente Mastella
La vicenda relativa a Calenda e Mastella risale a diversi mesi fa. Tutta la storia è cominciato per la precisione il 3 aprile scorso, quando in vista della campagna elettorale per le elezioni europee il leader di Azione aveva criticato su X la scelta di Emma Bonino di dar vita alla lista Stati Uniti d’Europa insieme a Matteo Renzi e ad altri centristi. “Non ha alcun senso portarsi dietro, sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europei”. Parole, queste, che avevano subito generato la pronta reazione del sindaco di Benevento e leader centrista, Clemente Mastella, che aveva appunto replicato annunciando: “Querelo Calenda”.
La decisione del Senato sull’immunità
Dalle parole, ora, si è passati ai fatti. Come riportato da diversi media, infatti, Calenda sarebbe stato querelato e ora risulterebbe indagato per quel tweet e si ritroverebbe quindi in attesa della decisione del Senato sulla concessione o meno dell’immunità. Il gip di Roma, Costantino De Robbio, avrebbe chiesto a Palazzo Madama se concedere l’immunità al leader di Azione. In caso contrario, l’uomo dovrà andare a processo per difendersi dall’accusa di diffamazione. A questo punto non resta che attendere la decisione per capire quale sarà il destino di Calenda dopo la vicenda con Mastella.