Nonostante il caro bollette, le famiglie italiane continuano a consumare elevate quantità d’energia: bisogna puntare al rinnovabile.
Come ben sappiamo stiamo assistendo ad un importante aumento dei prezzi decretato dalla situazione di conflitto tra Russia e Ucraina, nonché dalla pandemia globale e dalla siccità presentatasi dall’inizio del 2022. Il caro bollette ha inflitto pesanti stangate ai portafogli degli italiani, messi a dura prova dall’aumento dei prezzi.
Tutti i settori sono rimasti colpiti dagli aumenti generalizzati: i trasporti, terziario, industria, agricoltura e gli edifici ad uso abitativo. Nonostante il governo abbia emanato il Superbonus del 110%, i prezzi dei consumi sono comunque rimasti elevati.
Se fino a qualche mese fa le risposte a domande come: quanto consuma questo dispositivo? Oppure: meglio accendere la lavatrice la mattina o la sera? Erano semplici dritte, ad oggi ci ritroviamo a causa del caro bollette a dover pesare il centesimo.
A corto di energia, ma nessun provvedimento per usare fonti rinnovabili
Ma nonostante lo scenario sia mutato considerevolmente in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, le famiglie italiane continuano a consumare senza preoccuparsi troppo degli sprechi energetici. E in tutta questa situazione, ancora non c’è stato nessun provvedimento effettivo affinché vengano utilizzate fonti d’energia rinnovabili, buone per il portafoglio e per l’ambiente.
Ad oggi la questione dei consumi è diventata una questione di particolare urgenza. Da una parte, il prezzo dell’energia grava fortemente su famiglie e imprese, provocando anche la chiusura di numerose attività. Dall’altra il problema dell’inquinamento e del surriscaldamento globale: il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre.
Nel 2021, una famiglia italiana spendeva per l’energia poco meno di 1800 euro l’anno. AdesSo, nel 2022, la stessa famiglia riceverà una bolletta di quasi 4000 euro secondo la stima di Ircaf, l’Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Informazione. Ad oggi è fondamentale elaborare una strategia a lungo termine, specie se teniamo conto che nel nostro Paese il 47% dell’energia elettrica che utilizziamo proviene dal metano.