Caro gasolio, da lunedì 14 sciopero degli autotrasportatori
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caro gasolio, da lunedì 14 sciopero degli autotrasportatori

camion convoglio autotrasporti

Dopo i pescatori, anche gli autotrasportatori non ci stanno. Il caro gasolio è ormai una piaga sociale ed economica, e gli scioperi fioccano.

Da lunedì prossimo, ovvero in data 14 marzo, ci sarà uno sciopero a livello nazionale del settore degli autotrasportatori. Il motivo? “Causa di forza maggiore”. Ma è chiaro che il reale motivo della situazione drammatica è il caro gasolio, con il costo del carburante divenuto ormai proibitivo per i lavoratori, che hanno deciso di abdicare e far sentire il loro dissenso. Questa la notizia data da Trasportounito, che specifica che non si tratti di un vero e proprio sciopero né di una rivendicazione. Si tratta piuttosto di un’iniziativa volta a coordinare le manifestazioni in merito allo stato di necessità del settore.

“La sospensione dei servizi si è resa inevitabile”. Questo è quanto scritto in una lettera inviata da Trasportounito al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, alla Presidenza del Consiglio e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi. La lettera continua così. “Anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”.

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Gli altri scioperi in corso

Una situazione drammatica, che si aggiunge allo sciopero dei pescatori di Anzio, che si sono rifiutati di scendere in mare a lavorare in quanto i costi erano troppo alti rispetto ai ricavi. Tutta colpa del caro gasolio, divenuto ormai un problema molto grande in moltissimi settori dell’economia italiana. Come poter rispondere a tale situazione? I pescatori hanno suggerito un prezzo fisso del carburante per i lavoratori, in modo da poter assicurare dei ricavi che non debbano essere intaccati da costi sproporzionati. Il Governo italiano deve ancora trovare il modo di risolvere la situazione, ma deve sbrigarsi: sono già due i settori messi in ginocchio da questo grave problema.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2022 17:53

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