Striscione contro il ministro Antonio Tajani dopo il voto sull’immunità Ilaria Salis: l’attacco di CasaPound in un comunicato.
Dopo l’accusa di essere un “influencer prezzolato”, questa volta Antonio Tajani finisce nel mirino di CasaPound. La protesta è legata al voto della commissione Affari giuridici del Parlamento europeo, che ha approvato la concessione dell’immunità parlamentare a Ilaria Salis. Il movimento neofascista, come riportato da Today, ha attribuito la responsabilità politica di questo esito al Partito Popolare Europeo, di cui Forza Italia fa parte, accusando direttamente il suo leader.

CasaPound attacca Tajani per il voto sull’immunità di Ilaria Salis
Con un gesto plateale,nella notte del 25 settembre CasaPound ha esposto a Roma uno striscione con la scritta: “Tajani antifascista, amico della Salis“. Il messaggio era rivolto al leader di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio, in polemica con il voto espresso in sede europea sulla vicenda dell’eurodeputata.
Ilaria Salis, sotto inchiesta in Ungheria per l’aggressione di due neonazisti a Budapest, ha ottenuto il parere favorevole alla sua immunità parlamentare grazie ai 13 voti favorevoli contro 12 contrari in commissione.
Il portavoce di CasaPound, Luca Marsella, ha rivendicato pubblicamente l’iniziativa: “Questa notte (25 settembre, ndr) a Roma, Cpi ha esposto uno striscione indirizzato ad Antonio Tajani, leader di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio“. In una nota ufficiale, il movimento ha dichiarato: “Ilaria Salis eviterà il carcere grazie ai voti determinanti del Partito popolare europeo, la stessa famiglia politica di Forza Italia e di Tajani“.
“Dichiarazioni che minimizzavano e quasi giustificavano la Salis”
CasaPound ha accompagnato l’azione con un duro comunicato contro l’intero centrodestra, aggiunge Today, ritenuto colpevole di sostenere – seppure indirettamente – l’antifascismo militante. Nella nota si legge: “Chi difende e legittima l’antifascismo militante, anche quando questo si esprime con modalità tipicamente terroristiche – aggressioni armate, compiute in branco e con brutalità vigliacca – non appartiene soltanto alla sinistra“.
Secondo il movimento, il ministro degli Esteri Antonio Tajani avrebbe preso posizione a favore di Ilaria Salis anche nelle dichiarazioni pubbliche: “Le complicità e le connivenze dell’antifascismo, infatti, si estendono oltre il perimetro ideologico, trovando sostegno nelle aule dei tribunali, nelle questure, fino ai palazzi del Parlamento Europeo e, oggi, perfino all’interno del centrodestra, dove Tajani si è distinto per dichiarazioni che minimizzavano e quasi giustificavano le azioni della Salis“.