Casini sullo ius scholae: "La cittadinanza amplia la legalità"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ius scholae: Parlamento diviso. “Polemiche segno di regressione”

Pier Ferdinando Casini

Casini parla di una regressione della classe politica perché rispetto a prima nessuno attaccava così duramente l’altro.

Il senatore Pier Ferdinando Casini in un’intervista al Corriere della Sera parla di come oggi, rispetto a vent’anni fa, il centrodestra sia più accanito. Sullo ius scholae che divide il Parlamento ricorda che quando all’epoca in cui era presidente della Camera eletto dalla maggioranza di centrodestra si era espresso a favore dello ius soli. “Ma non ricordo nessuna polemica contro di me, neppure da parte di quello che allora si chiamava Polo delle Libertà…” dichiara il senatore centrista.

Anzi, sottolinea che ora ritiene ancora più giusto di allora fare una legge a riguardo. “Trovo persino più giusto che la cittadinanza venga data a dei ragazzi che abbiano completato almeno un ciclo di studi” si esprime Casini a favore della norma. “Ma tutte queste polemiche sono terribili, un segno di preoccupante regressione, d’involuzione” sottolinea il senatore riguardo ai contrasti nati in Parlamento sulla legge criticando i partiti che si oppongono.

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Pier Ferdinando Casini
Pier Ferdinando Casini

La cittadinanza amplia gli spazi della legalità

Poi si contiene dicendo di voler essere moderato e non voler essere provocatorio, “non mi permetto di criticare” dice. Ma “mi chiedo perché Giorgia Meloni che si sta preparando a governare il paese non faccia uno sforzo di comprensione su questo punto.” E attacca il definire questa norma da parte della sovranista una legge politically correct, ma “lo ius scholae riguarda milioni di persone in carne e ossa“.

Ma Casini ne ha anche per Salvini e la sua dichiarazione sul fatto che lo ius scholae darebbe la cittadinanza a baby gang di immigrati. “Non si può fare propaganda sulle spalle degli immigrati” e poi fa riferimento ai 1500 emendamenti presentati dalla Lega. Il senatore centrista dichiara netto: “Lo ius scholae non restringe gli spazi di legalità, piuttosto li amplia” e spiega che la clandestinità crea l’illegalità. “Se arrivi in Italia e anziché venire accolto vieni respinto, è inevitabile poi cadere nella rete di gente senza scrupoli”.

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ultimo aggiornamento: 4 Luglio 2022 11:48

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