Caso Alice Neri, due iscritti nel registro degli indagati

Caso Alice Neri, due iscritti nel registro degli indagati

Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri, trovata carbonizzata all’interno del bagagliaio della sua auto: due gli indagati.

È giallo a Modena. Alice Neri era madre di una bambina. Da due giorni non aveva più fatto rientro a casa. A sporgere la denuncia della sua scomparsa il suo stesso marito, Nicholas Negrini, lo scorso 17 novembre. La donna non avrebbe più fatto rientro nella loro casa di Rami di Ravarino.

Gli inquirenti, nella giornata di sabato 19 novembre, hanno ritrovato il corpo carbonizzato di Alice Neri, una 32enne residente a Modena. Qualche giorno prima suo marito aveva sporto denuncia in seguito alla scomparsa della donna.

Il ritrovamento del cadavere

Poi il tragico ritrovamento: il cadavere di Alice è stato ritrovato carbonizzato. Gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità della donna grazie alla sua automobile. Il corpo ormai privo di vita si trovava all’interno del bagagliaio della vettura, che si trovava parcheggiata in una zona di aperta campagna a Fossi di Concordia.

La possibile svolta nelle indagini

Pare ci siano una svolta nel caso: i carabinieri hanno iscritto due persone nel registro degli indagati per la morte della donna. L’atto sarebbe in vista di alcuni accertamenti, in quanto ancora non è chiaro se i due sospettati centrino o meno con la morte della donna. Attualmente, i due iscritti nel registro degli indagati si trovano a piede libero.

Le forze dell’ordine stanno mantenendo il massimo riserbo sul caso, di cui ancora non si conoscono le dinamiche. La Procura ha già predisposto per i prossimi giorni l’autopsia sul cadavere della donna, attraverso la quale sarà possibile chiarire alcuni dettagli sulla vicenda, nonché le esatte cause che hanno condotto la donna al decesso.

Per gli inquirenti è fondamentale chiarire se la donna sia deceduta prima o dopo essere stata carbonizzata. Lungo il tragitto percorso dall’auto ci sarebbero anche delle videocamere di sorveglianza, i cui filmati verranno sequestrati dalle forze dell’ordine per ricostruire l’ordine degli eventi.

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