Il caso di Biagio Carabellò potrebbe essere arrivato ad una svolta, ritrovati dei resti umani a Bologna.
BOLOGNA – Il caso di Biagio Carabellò potrebbe essere arrivato ad una svolta. Nelle prime ore di martedì 23 marzo sono state dei rinvenuti dei resti umani in un parco a Bologna. Il magistrato ha immediatamente autorizzato l’autopsia per accertare l’identità della vittima.
Le prime ipotesi fanno pensare proprio all’uomo scomparso il 23 novembre 2015. Nei pressi delle ossa, infatti, sono stati trovati i documenti all’interno di un giubbotto. Nei prossimi giorni saranno effettuati tutti gli accertamenti del caso per verificare meglio l’identità di questi resti.
Il caso di Biagio Carabellò
Il caso e la scomparsa di Biagio Carabellò continuano ad avere ancora diversi punti da chiarire. Come raccontato da Fanpage, dopo la morte della sua compagna (avvenuta nel 2010), un testamento assegnata il patrimonio della donna a Simona Volpe, un’amica della coppia, arrestata e condannata a due anni per falsificazione di testamento.
L’inchiesta ha portato al ritrovamento a casa dell’uomo di un altro testamento firmato dalla stessa vittima che assegnava due terzi del suo patrimonio al suo fidanzato e il resto ai salesiani del Sacro Cuore. Una ricostruzione che potrebbe portare alla conferma delle ipotesi dei familiari di Biagio: una scomparsa avvenuta subito dopo la sua morte.
Il ritrovamento dei resti
La svolta potrebbe essere arrivata a distanza di oltre cinque anni. La mattina di martedì 23 marzo sono stati ritrovati dei resti umani in un parco Nord a Bologna oltre che un giubbotto e i documenti di Biagio Carabellò.
Il magistrato ha autorizzato l’autopsia sulle ossa dell’uomo per accertare meglio l’identità dei resti e capire se realmente si è arrivati alla svolta di questa indagine. Sono diversi i punti da chiarire e gli approfondimenti continueranno nei prossimi giorni, ma la vicenda potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta.