Caso Camici, Fontana: "Volevo fare anch'io una donazione"
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Fontana, ‘Rischio di essere il primo politico indagato per aver cercato di versare i soldi’

Attilio Fontana

Commessa Camici in Regione Lombardia, la difesa di Attilio Fontana: “Ho voluto fare anch’io una donazione. Mi sembrava il dovere di ogni lombardo”.

In un colloquio con la Stampa, Attilio Fontana torna a parlare dell’affaire Camici in Lombardia, che lo vede nel registro degli indagati per il caso della donazione da parte della società del cognato. Operazione che secondo le ipotesi degli inquirenti non sarebbe stata una donazione.

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Attilio Fontana
Db Milano 05/11/2019 – Inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Milano / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Attilio Fontana

Affaire camici, Attilio Fontana: “Rischio di passare alla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercato di versarli”

Ma qual è il reato? Di solito le persone finiscono indagate perché prendono dei soldi illecitamente. Io invece rischio di passare alla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercato di versarli“, si difende Fontana che parla dell’indagine come una storia assurda, pazzesca, difficile da credere.

Sin dalle prime inchieste giornalistiche il Presidente della Regione Lombardia ha respinto ogni accusa minacciando anche azioni legali.

“Certo, quando è saltata fuori questa storia e ho visto che mio cognato faceva questa donazione, ho voluto partecipare anch’io. Fare anch’io una donazione. Mi sembrava il dovere di ogni lombardo”, aggiunge Attilio Fontana.

Fontana prepara poi la controffensiva parlando del reato di violazione del segreto istruttorio

“La Regione da mio cognato i camici li ha avuti gratis e l’unico reato che vedo veramente è una palese violazione del segreto istruttorio e per questo probabilmente mi rivolgerò ai magistrati di Brescia“.

Attilio Fontana
Db Milano 05/11/2019 – Inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Milano / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Attilio Fontana

I soldi nel mirino degli inquirenti: “Niente di illecito, sono capitali denunciati e scudati”

Il Presidente della Regione Lombardia parla anche dei soldi finiti nel mirino degli inquirenti: “Non c’è niente di illecito, sono capitali denunciati e scudati, un eredità di mia madre. Non vedo di cosa dovrei vergognarmi“.

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ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2020 14:10

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