Salvini nella bufera per il caso Morisi, il leader della Lega incassa critiche ma non indietreggia: “Amico mio, su di me potrai contare”.
Matteo Salvini è stato travolto dal caso Morisi, indagato per presunta cessione di stupefacenti. Nel mondo della politica tutti sanno che Morisi è uno degli uomini forti della Lega. Con la Bestia, la strategia di comunicazione sui social, ha creato la figura del Capitano, ha inventato il concorso Vinci Salvini, ha orchestrato gli attacchi anche duri agli avversari politici. E ora si ritrova ad essere attaccato.
Salvini difende Morisi: “Amicizia e Lealtà per me sono la Vita”
“Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre“, scrive sui social Matteo Salvini, che poi parlando con i giornalisti chiama in causa Beppe Grillo: “Se dovessi commentare le vicende private e personali di casa Grillo, saremmo ancora qua a parlare“.
Renzi, “Non faremo quello che la Bestia ha fatto a noi”
Opta per la diplomazia il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ricorda gli attacchi di Morisi ma difende il suo essere diverso da chi sparge odio sui social.
“Non faremo a Morisi quello che la Bestia ha fatto a noi in vicende molto meno serie. Noi siamo orgogliosamente rispettosi della persona umana e della civiltà della politica. Luca Morisi è il padre della Bestia, la struttura social di Matteo Salvini e della Lega. Lui è stato il cervello ideatore di tutte le aggressioni personali contro di me e contro di noi nella scorsa legislatura. Gli attacchi sono spesso stati carichi di odio in modo similare a quelli dei Cinque Stelle: non a caso, l’alleanza giallo verde, prima che a Palazzo Chigi, è nata sui social. Contro di noi. Oggi Morisi è in difficoltà per vicende private e giudiziarie, si è dimesso dalla dirigenza della Lega e ha chiesto rispetto per le proprie questioni personali. Invito tutti a mostrarsi per quello che siamo: diversi da chi sparge odio sui social“.
Fabiana Dadone: “Chi citofonerà a casa Salvini?”
Opta per l’ironia Fabiana Dadone, che ricorda la famosissima citofonata di Salvini con la frase iconica “Scusi, lei spaccia?“.
“Chi citofonerà a casa di Salvini? Scagli la prima pietra chi è senza peccato. La fragilità è parte dell’essere umano, il perbenismo e gli insulti da bar sport invece ci impediscono di affrontare i problemi reali di questo Paese in tutta la loro complessità“.