Caso Orlandi, rinvenute migliaia di ossa negli ossari

Caso Orlandi, rinvenute migliaia di ossa negli ossari

Il Vaticano dispone l’apertura di due tombe nel cimitero Teutonico. Si va verso una possibile svolta nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi.

Nuova svolta nel caso Orlandi, con il Vaticano che ha disposto l’apertura di due tombe situate nel cimitero Teutonico situato proprio nello stato dove sorge la Santa Sede. La ricerca purtroppo non ha portato alla svolta auspicata: le due tombe aperte sono infatti vuote. Le autorità hanno individuato due ossari che saranno analizzati.

Caso Orlandi, il Vaticano aperte due tombe nel cimitero Teutonico

L’apertura è avvenuta come da disposizione nella mattinata dell’11 luglio. Le autorità vaticane hanno accolto la richiesta presentata dal legale della famiglia Orlandi che in seguito ad alcune lettere ricevute, aveva chiesto alle autorità vaticane di poter visionare due tombe nel piccolo cimitero Teutonico.

L’apertura delle tombe è avvenuto intorno alle 8:15, quando le autorità competenti e le rappresentanze legali e investigative si sono riunite intorno alla Tomba dell’Angelo e hanno iniziato le procedure dopo una breve preghiera.

Al termine delle operazioni le autorità hanno fatto sapere di non aver rinvenuto resti nelle tombe aperte.

Individuati due ossari, saranno analizzati

Nel cimitero teutonico sono stati individuati due ossari dove si ritiene possano esserci i resti originariamente contenuti nelle tombe aperte in seguito alla richiesta del legale della famiglia Orlandi.

Nei due ossari sono stati rinvenuti migliaia di reperti che saranno analizzati per provare a capire a chi appartengano e soprattutto se tra le tante persone conservate o nascoste ci sia anche la Orlandi.

Il messaggio ricevuto dalla famiglia Orlandi

Il messaggio ricevuto dalla legale della famiglia Orlandi consigliava di controllare lì dove indica l’angelo, facendo riferimento proprio a una delle tombe situate nel cimitero Teutonico.

I resti che saranno trovati saranno analizzati per isolare e identificare il DNA che porterà al riconoscimento dell’identità delle persone sepolte.

Fonte foto: https://it.wikipedia.org/wiki/Sparizione_di_Emanuela_Orlandi

La posizione del Vaticano

Il portavoce del vaticano ha ricordato che le autorità vaticane non possono svolgere indagini sul suolo italiano, dove è avvenuta la scomparsa della ragazza. Il Vaticano può quindi accertarsi solo che il corpo della giovane non sia seppellito nel proprio Stato.

La posizione del legale della famiglia Orlandi

La notizia è stata accolta con entusiasmo dal legale della famiglia Orlandi che ha ringraziato le autorità per il proprio sforzo augurandosi che possa iniziare una stretta collaborazione tra le parti in causa per arrivare finalmente alla verità dopo anni di sospetti e silenzi.

“Vorrei veramente ringraziare il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, sicuramente da parte sua c’è stato tanto coraggio nell’apertura di questa indagine e nella decisione di aprire le tombe. E anche il comandante Giani vorrei ringraziare, ho capito che c’è la volontà di fare chiarezza”, ha dichiarato il fratello di Emanuela ai microfoni dell’Ansa.