Caso Rebellin, denuncia a camionista tedesco
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Caso Rebellin, denuncia a camionista tedesco

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Il killer di Rebellin è stato denunciato ma a piede libero, in quanto la polizia tedesca non prevede il reato di omicidio stradale.

Dopo svariate indagini sulle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona, è stato identificato l’autore dell’incidente che ha visto coinvolto il ciclista Davide Rebellin. L’uomo, essendo un cittadino tedesco, è stato denunciato ma a piede libero, in quanto in Germania non è previsto il reato di omicidio stradale. Il 62enne è già stato processato per reati simili in Italia.

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La tragedia

E’ stato identificato il camionista responsabile dell’incidente di Davide Rebellin, il ciclista morto a 51 anni nella mattina del 30 novembre. Il camion avrebbe colpito l’ex corridore mentre effettuava la manovra per percorrere la rotatoria dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino. Il conducente della vettura, dopo l’accaduto, ha fatto perdere le sue tracce.

A trovare Rebellin è stato suo fratello Carlo che, dopo aver sentito la notizia di un incidente stradale che aveva coinvolto un ciclista, si è recato sul posto facendo la tragica scoperta. “Mio fratello è cresciuto in queste zone, qui si è allenato per anni… conosceva queste strade come le sue tasche. Mi aveva detto che avrebbe fatto le solite tre, quattro ore di pedalate e poi sarebbe tornato a casa”.

Il camionista

Si tratterebbe di un cittadino tedesco di 62 anni, individuato grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia tedesca. L’uomo è stato denunciato a piede libero ma non posto in stato di fermo, perché il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.

Dopo il setacciamento delle immagini delle telecamere della zona, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’autore dell’omicidio. I video mostrerano uno dei due Tir entrare nell’area di sosta nell’orario dell’incidente. L’autista non sarebbe sceso dall’autoveicolo Volvo, e dopo alcuni minuti di fermata sarebbe ripartito imboccando la strada nel senso da cui era arrivato.

Quindi, è stato impossibile per il camionista non accorgersi che a terra c’erano un corpo e una bicicletta schiacciata. Infatti secondo alcuni testimoni l’uomo si è fermato, ha visto il corpo per terra ma poi è scappato senza soccorrerlo.

A quanto pare il 62enne era già finito sotto processo in Italia (a Foggia, nel 2001) per un incidente in cui era fuggito senza soccorrere le persone investite. In un’altra occasione a Chieti, nel 2014, gli era stata ritirata la patente perché ubriaco. 

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ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2022 15:15

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