Omicidio Resinovich, l’amico Claudio svela tutto: “L’alibi perfetto di Sebastiano non è vero”

Omicidio Resinovich, l’amico Claudio svela tutto: “L’alibi perfetto di Sebastiano non è vero”

Claudio Sterpin contraddice l’alibi del marito di Liliana Resinovich e solleva nuovi interrogativi.

Il mistero che circonda la tragica scomparsa e morte di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni sparita da casa sua a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 gennaio 2022, continua a tenere in sospeso l’opinione pubblica e gli investigatori. Recentemente, Claudio Sterpin, descritto come un “amico speciale” di Liliana, ha fornito nuove dichiarazioni che gettano ombre sull’alibi di Sebastiano Visintin, marito della vittima.

In una intervista esclusiva a Mattino 5 su Canale 5, Sterpin ha contestato l’alibi di Visintin. “Lui dice di essere andato alle nove di mattina a portare i coltelli nell’ultima pescheria, ma non è così. Ci è andato la sera prima, alle diciotto. L’alibi perfetto di Sebastiano non è vero” confessa l’amico di Liliana.

scena del crimine con cadavere e occhiali

Gli ultimi sviluppi sul caso Resinovich: dubbi sul marito

La scomparsa e il ritrovamento del corpo di Liliana Resinovich rappresentano un enigma che ha colpito profondamente la comunità di Trieste e oltre. Secondo Sterpin, alcuni dettagli sulla scena del ritrovamento del corpo suggeriscono che la morte di Liliana potrebbe non essere stata un suicidio, come ipotizzato inizialmente. “Il mio ultimo pensiero è che stata tramortita, tenuta da qualche parte al freddo e morta per ipotermia” confessa l’uomo.

La Procura di Trieste ha deciso di riesumare il corpo di Liliana per esaminare nuovi elementi che non erano emersi durante la prima autopsia. Questa decisione dimostra la complessità e la gravità del caso, evidenziando come le indagini siano ancora in corso e come nuove informazioni possano essere cruciali per risolvere il mistero.

Implicazioni e prossimi passi nell’indagine

Il caso di Liliana Resinovich rimane avvolto nel mistero e nelle congetture. Le recenti rivelazioni di Claudio Sterpin metteno in discussione l’alibi di Sebastiano Visintin e suggeriscono la possibilità di un crimine mascherato da suicidio. Per ora, il caso continua ad essere oggetto di indagine, con nessun nome iscritto nel registro degli indagati. Recente è la scoperta di un possibile testimone chiave: un uomo anziano che potrebbe essersi trovato vicino al luogo del ritrovamento del corpo della vittima.