Caso Richetti: la donna già condannata per stalking

Caso Richetti: la donna già condannata per stalking

Il quotidiano Domani ricostruisce il caso del senatore di Azione sulle accuse di molestie sessuali.

A pochi giorni dalle elezioni, Fanpage aveva pubblicato un video in cui una donna accusava di molestie sessuali anonimamente un senatore. A confermare si trattasse di Matteo Richetti proprio il suo partito Azione che però smentisce le accuse notando che il senatore aveva già denunciato la donna di stalking. Ora emergono altri dettagli sul caso grazie alla ricostruzione del quotidiano Domani che ha identificato la donna che era già stata indagata meno di un anno fa dalla procura di Roma per stalking.

Secondo i legali di Richetti si tratterebbe della stessa persona che ha lanciato le accuse sul quotidiano proprio a pochi giorni dalle elezioni. Dall’indagine fatta da Domani emergono dettagli importanti sulla donna tra cui la condanna in primo grado per calunnia e stalking per “accuse false contro il suo ex compagno accusato di averla stuprata” nel 2016. La conferma che si tratti della stessa persona non è arrivata da Fanpage per proteggere l’anonimato della donna. La scelta di Domani di pubblicare il nome della donna è stata criticata dal quotidiano Fanpage.

Violenza donna ragazza

Nuovi dettagli sul passato della donna che ha accusato il sentore Richetti

La donna oltre ad aver accusato di molestie il senatore Richetti ha anche sostenuto di aver ricevuto una perquisizione ordinata da lui. Questa aveva anche inviato dei messaggi “minacciosi e anonimi” sui social della sua compagna. Il quotidiano Domani ha identificato la donna attraverso un procedimento giudiziario depositato alla procura di Roma. Si tratta di una richiesta di archiviazione per la denuncia per stalking ai danni di Richetti.

La donna era stata condannata in primo grado a 4 anni dopo l’episodio nei confronti dell’ex marito poi il reato si era prescritto durante l’appello. Per capire se realmente sono fondate le accuse nei confronti di Richetti sarebbe accertare l’autenticità dei messaggi alla donna che secondo il senatore sono artefatti mentre ha querelato Fanpage per diffamazione.