Dopo le ultime prove, l’ipotesi è che Sara Scimmi fu abbandonata per strada già morta. Altri testimoni si sono fatti avanti.
Il 9 settembre 2017, la 19enne Sara Scimmi fu trovata morta ai bordi della strada regionale 429 a Castelfiorentino (Firenze). Le cause del decesso però non sono mai state chiarite, in quanto ci fossero più piste da seguire. L’unico imputato è stato un camionista 51enne, ma adesso una svolta nel caso cambia tutte le prospettive.
Il caso
Due le piste aperte subito dopo l’accaduto: o Sara Scimmi era stata investita ed uccisa, oppure era stata abbandonata per strada già morta e poi investita successivamente. Fu aperto poi un fascicolo per omicidio volontario, con al centro un sospettato: si tratta di un camionista 51enne di Santa Maria a Monte.
Aveva dichiarato di aver visto qualcosa per terra, forse “un manichino” ma di non essere riuscito a evitarlo nonostante una manovra. L’uomo è stato assolto dall’accusa di omicidio stradale colposo, aggravato dalla fuga e deve ancora svolgersi l’appello.
Le ultime prove
L’avvocato della famiglia Scimmi, Antonio Guglielminelli, ha chiesto la riapertura del caso, presentando una denuncia per omissioni d’atti d’ufficio, allegando le nuove prove raccolte. E’ stata scoperta una presunta manomissione della copia forense dello smartphone di Sara, inoltre è stata individuata un’auto che compare nelle riprese della videosorveglianza, che potrebbe aver trasportato Sara fino al luogo dove è stata trovata.
Alla Procura di Firenze è stata fornita anche la targa della vettura e l’identificazione del suo proprietario. L’ipotesi più credibile, quindi, è che qualcuno abbia abbandonato Sara Scimmi per strada e che solo dopo sia stata investita da un mezzo pesante. Nuovi testimoni si sono fatti avanti per arlare.