Caso Sea Watch, archiviata l’inchiesta su Carola Rackete. Il Gip ha accettato la richiesta della Procura di Agrigento.
AGRIGENTO – Caso Sea Watch, archiviata l’inchiesta su Carola Rackete. In primavera il Gip di Agrigento aveva accettato la richiesta della Procura di Agrigento di chiudere senza processo il fascicolo riguardante l’ex comandante della Ong, arrestata per resistenza e violenza contro una nave da guerra. Nel dicembre del 2021 è arrivata la seconda archiviazione per Carola Rackete, con il Gip del Tribunale di Agrigento che ha disposto l’archiviazione della posizione della comandante della Sea Watch che, tre giorni prima lo speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza, avvenuto il 29 giugno del 2019, aveva deciso di entrare in acque territoriali italiane nonostante avesse ricevuto dalla GdF l’ordine di allontanarsi.
Carola Rackete prosciolta dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra: inchiesta archiviata
Secondo il pm Luigi Patronaggio, la comandante ha agito “per stato di necessità perché aveva il dovere di portare i migranti in un porto sicuro non potendo più garantire la sicurezza per le persone a bordo“. Da qui la richiesta di procedere con l’archiviazione. Una richiesta accettata dal Gip di Agrigento.
Il commento dei legali
La decisione del Gip di Agrigento è stata commentata con soddisfazione ai microfoni dell’Adnkronos da Salvatore Tesoriero, avvocato di Carola Rackete: “Con l’archiviazione dell’inchiesta è stato riconosciuto il dovere di salvare vite umane […]. Il rilievo dato all’adempimento del dovere è la proiezione, nel procedimento ora archiviato, di quanto affermato sin da subito da noi, poi dal giudice delle indagini preliminari che riconobbe l’illegittimità dell’arresto di Carola, infine la Cassazione che confermò l’illegittimità di quell’arresto […]“.
“Queste decisioni – ha aggiunto l’avvocato – hanno un significato giuridico e politico importantissimo perché ristabiliscono la gerarchia dei valori in gioco: prima viene la vita umana che deve essere salvata; nel processo prima viene la libertà di chi ha adempiuto al proprio dovere, che quindi non può essere arrestato“.
La seconda archiviazione per Carola Rackete
Nel dicembre del 2021 è arrivata la seconda archiviazione per Carola Rackete. In primavera la ragazza era stata prosciolta dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra. Il caso era legato allo speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza, avvenuto il 29 giugno 2019.
Tre giorni prima lo speronamento, nonostante l’ordine di allontanarsi ricevuto dalla Guardia di Finanza, Carola Rackete aveva deciso di portare la Sea Watch in acque territoriali italiane. Senza autorizzazione da parte delle autorità.
Per Carola Rackete i reati contestati erano rifiuto di obbedienza a nave da guerra e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Anche per questo secondo procedimento le autorità hanno disposto l’archiviazione. Il Gip ritiene infatti che la ragazza abbia agito “nell’adempimento del dovere” in quanto quello di Tripoli non poteva essere considerato come un porto sicuro.