Caso Soumahoro, l'inchiesta si amplia: "spaccavano tutto"
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Caso Soumahoro, l’inchiesta si amplia: “spaccavano tutto”

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L’indagine europea sull’antifrode coinvolge la famiglia Soumahoro: tra difese e nuove accuse all’ex deputato di sinistra.

La vicenda delle cooperative Soumahoro si tinge di nuove sfumature, con l’Unione Europea che entra in campo attraverso l’Ufficio per la lotta all’Antifrode (OLAF), segnando un nuovo capitolo nell’inchiesta che ha già scosso l’opinione pubblica italiana. La famiglia del deputato ex Sinistra Italiana e Verdi, Soumahoro, si trova sotto la lente d’ingrandimento per presunte irregolarità nella gestione delle cooperative di accoglienza migranti, con accuse che vanno dalla frode nelle pubbliche forniture alla bancarotta fraudolenta.

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L’Europa entra in campo: OLAF e le nuove indagini

La richiesta di collaborazione da parte di OLAF al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Latina, come riportato da Il Fatto Quotidiano, rappresenta un punto di svolta. Questa mossa evidenzia la serietà delle accuse e l’importanza di un approfondimento a livello europeo, andando a sommarsi alle indagini già in corso della Procura di Latina, che hanno messo in luce condizioni di vita “non dignitose” per i migranti accolti.

Difese e contrattacchi: la parola alla famiglia Soumahoro

Marie Terese Mukamitsindo, suocera del parlamentare, si trova in prima linea nella difesa delle attività di accoglienza gestite dalla famiglia. Le sue dichiarazioni, fatte davanti ai pm il 15 gennaio 2024, tentano di ridistribuire le responsabilità, attribuendo parte dei problemi agli ospiti delle strutture, descritti come violenti e refrattari all’integrazione, tanto da rifiutare il cibo offerto e provocare danni materiali alle strutture di accoglienza. Mukamitsindo si dipinge come una figura materna, intervenuta personalmente per placare gli animi e gestire le tensioni.

Nonostante le difese, le ispezioni hanno rivelato condizioni igienico-sanitarie precarie e carenze nell’assistenza ai migranti, gettando ombre sulla gestione effettiva delle strutture e sollevando questioni su come siano stati utilizzati i fondi pubblici destinati all’accoglienza.

L’indagine di OLAF potrebbe quindi chiarire molti aspetti ancora opachi di questa complessa vicenda, mettendo in luce eventuali responsabilità e contribuendo a una maggiore trasparenza nella gestione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti.

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ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2024 10:13

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