Castrazione chimica, svolta per la Lega alla Camera: cosa è stato deciso

Castrazione chimica, svolta per la Lega alla Camera: cosa è stato deciso

La Camera approva un odg della Lega sulla castrazione chimica per reati sessuali. Il leader Matteo Salvini esulta sui social.

La Camera ha dato il primo sì alla storica battaglia della Lega sulla castrazione chimica per i reati sessuali, con l’approvazione di un ordine del giorno (odg) firmato da Igor Iezzi, deputato della Lega.

Matteo Salvini, con un post sui social, ha celebrato questa decisione come: “Un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili“.

Matteo Salvini

L’odg sulla castrazione chimica: la vittoria della Lega

L’odg, come riportato da Today.it, presentato alla Camera prevede l’istituzione di una commissione o un tavolo tecnico che, nel rispetto delle norme costituzionali e internazionali, valuti la possibilità di introdurre “percorsi di assistenza sanitaria” per i condannati per reati sessuali.

Tali percorsi includerebbero trattamenti di tipo psichiatrico e farmacologico, con l’eventuale utilizzo della castrazione chimica tramite un blocco androgenico temporaneo e reversibile, con il suo consenso.

L’obiettivo di questa misura – secondo i promotori – è ridurre il rischio di recidiva per coloro che hanno commesso reati di violenza sessuale o altri crimini legati a motivazioni sessuali.

Il trattamento farmacologico proposto avrebbe l’effetto di ridurre temporaneamente i livelli di testosterone, limitando così i comportamenti aggressivi di natura sessuale.

A seguire, il post pubblicato da Matteo Salvini su X (ex Twitter):

La reazione dell’opposizione

Nonostante l’entusiasmo della Lega, la proposta non ha mancato di sollevare polemiche all’interno del Parlamento. I gruppi di opposizione, in particolare Alleanza Verdi e Sinistra, hanno criticato duramente l’odg.

Devis Dori e Filiberto Zaratti, rappresentanti del gruppo AVS nelle commissioni giustizia e Affari costituzionali, hanno dichiarato: “Rispunta come ordine del giorno l’ossessione leghista della castrazione chimica (…). La vocazione repressiva della Lega è senza confini e trascina senza sforzo tutta la destra, senza distinzioni“.

Secondo le opposizioni, l’approccio della Lega rischia di concentrarsi esclusivamente su soluzioni punitive, senza affrontare in modo sistemico il problema della prevenzione e del recupero dei condannati.