Catalogna, scontri a Barcellona: tre arresti

Catalogna, scontri a Barcellona: tre arresti

E’ di almeno tre arresti il bilancio degli scontri avvenuti in Catalogna, a Barcellona e Girona. Dimostranti hanno messo a ferro e a fuoco le strade, per protestare contro l’arresto del rapper Hasél.

BARCELLONA – La Catalogna messa a ferro e a fuoco da decine di manifestanti. Dalla capitale a Girona, atti vandalici ai danni di uffici bancari e negozi, cassonetti in fiamme e lancio di oggetti alle forze dell’ordine. E’ la quarta notte consecutiva.

Barcellona e Girona, violenti scontri

A Barcellona e Girona, le forze dell’ordine parlano di gruppi violenti che, in diversi punti delle due città, hanno rotto vetrine e fatto irruzione in alcune banche, lasciando dietro di sé barricate. A Barcellona, poco dopo le 19 è iniziata una manifestazione indetta da organizzazioni studentesche. Successivamente, una minoranza ha iniziato a provocare disordini. Media spagnoli riportano che i manifestanti di Girona si sono dispersi nelle vie del centro storico: alcuni hanno lanciato pietre e oggetti agli agenti. Momenti di tensione si sono registrati anche a Tarragona e Villafranca del Penedès. Almeno tre manifestanti sono stati arrestati. Al momento, secondo El Pais, ci sarebbero più di cinquanta feriti sia a Barcellona che a Madrid, divisi tra poliziotti e manifestanti.

Proteste per l’arresto di Pablo Hasél

Le proteste sono divampate martedì scorso dopo che la polizia ha messo le manette ai polsi a Pablo Hasél, il rapper e attivista politico condannato per “apologia di terrorismo” e “vilipendio della monarchia e delle istituzioni dello Stato”. Il 33enne si era barricato all’interno dell’Università di Lleida, sua città natale.

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