Il cavo AUX è uno strumento utile per potenziare le prestazioni dell’impianto audio della propria audio, collegando cuffie, lettori esterni o amplificatori.
Gran parte dei modelli di auto di moderna generazione è equipaggiata con un sistema di infotainment comprensivo di numerosi accessori e dispositivi multimediali. Tra questi figura quasi sempre un impianto audio, che include radio, lettore CD/MP3 e ingressi USB e AUX. Questi ultimi sono gli alloggiamenti dove inserire i cavi USB e AUX-in (abbreviazione di ‘auxiliary input jack’) per collegare diversi tipi di dispositivi al sistema dell’infotainment di bordo.
Come funziona cavo AUX USB
Il cavo AUX-in va inserito nell’apposito ingresso (un piccolo foro circolare) tramite un jack che il cui diametro misura 3.5 mm. I cavi più diffusi di questo genere sono quelli di cuffie e auricolari, che consentono di ascoltare la radio o lo stereo senza utilizzare gli altoparlanti presenti all’interno dell’abitacolo.
L’ingresso AUX-in può essere utilizzato anche per migliorare le prestazioni dell’autoradio. Quando questi non recepisce in maniera ‘pulita’ le frequenze radio – magari per via di un’antenna datata – oppure non è in grado di reggere un volume particolarmente alto (provocando fastidiose distorsioni), si può utilizzare la presa AUX per collegare all’impianto un lettore esterno (come ad esempio un Ipod, un lettore MP3 o il proprio smartphone).
Lo stesso insert consente di collegare all’impianto della propria auto anche altri dispositivi esterni come casse ed amplificatori, così da migliorare le prestazioni dell’autoradio e non solo. Per ottenere il miglior effetto possibile si consiglia di optare per un cavo AUX stereo, altrimenti l’audio in uscita sarà trasformato in mono; in alternativa è possibile impiegare riduttori e trasformatori per passare da un cavo mono ad uno stereo o viceversa. Per chi preferisce la connettività Bluetooth, l’ingresso AUX è compatibile anche con specifici ricevitori – o adattatori – dotati di jack ‘maschio’ di diametro standard.
Quanto costa un cavo AUX
Sul mercato esistono diversi tipi di cavo AUX autoradio, a seconda delle specifiche esigenze. Ci sono quelli con il mini jack ad entrambe le estremità (ossia con il doppio ‘maschio’) oppure quelli con la doppia presa: AUX da una parte e USB femmina da 2.0 dall’altra; inoltre, vi sono cavi dotati di spinotto specifico per autoradio o per un particolare modello di auto. Anche la lunghezza può variare, ma i più diffusi sono i cavi che misurano un metro mentre la misura del jack è sempre la stessa (3.5 mm). Il costo del dispositivo è molto modesto, quasi sempre compreso tra i 5 ed i 20 euro.
Al posto del semplice cavo, online è possibile reperire (per una cifra tra i 20 e i 30 euro) anche un interruttore, completo di ingresso AUX e USB e relativi spinotti per il collegamento all’autoradio.
Come installare il cavo AUX
Può capitare che un’autoradio di serie, se non particolarmente recente, sia sprovvisto di un ingresso AUX. Se compatibile, all’impianto si può aggiungere il cavo con il jack maschio. Per questo genere di operazione ci si può affidare al proprio elettrauto di fiducia o procedere con il fai da te. Anzitutto, è bene verificare che l’impianto supporti la funzione AUX (e di conseguenza sia compatibile con il cavo): per esempio, su una FIAT Panda basta premere due volte il tasto ‘CD’; se sul display digitale compare la scritta ‘AUX’, l’impianto è compatibile.
Il primo passaggio è quello di smontare l’autoradio: per questo sono in vendita kit specifici con tutti gli strumenti necessari. Una volta rimosso l’autoradio dal proprio alloggiamento – senza staccare alcun filo – si inserisce lo spinotto nella presa compatibile che si trova sul retro dell’autoradio (sopra o di fianco allo spinotto principale). Per essere sicuri di non avere problemi, si consiglia di comprare un prodotto compatibile con il modello di auto su cui si sta montando il cavo. A questo punto si sceglie da quale punto far uscire il cavo: lo si può lasciar passare sotto la mascherina dell’autoradio oppure dalla console centrale. In alcuni casi è anche possibile far sì che il cavo esca dal lato del conducente, vicino alla pedaliera. In tal modo sarà possibile collegare lo smartphone o un altro dispositivo con accesso AUX all’autoradio.
L’aggiunta di un cavo AUX permette spesso di ‘recuperare’ un’autoradio con lettore CD non più funzionante, trasformandola in un lettore MP3 grazie alla possibilità di collegare un dispositivo esterno tramite il quale riprodurre un file audio. Va ricordato che la riproduzione di un MP3 viene ‘comandata’ dallo smartphone o da qualsiasi altro lettore esterno mentre per modulare il volume si può utilizzare anche il comando fisico dell’autoradio.
Il connettore jack del cavo AUX
Come detto, sia il cavo che l’insert AUX-in dell’autoradio prevede un jack da 3.5 mm; viene detto anche ‘mini-jack’ perché è il secondo più piccolo, per ampiezza del diametro, dopo il ‘submini-jack’ da 2.5 mm. Sulla superficie del jack ci sono delle scanalature (i cosiddetti ‘contatti’) che durante l’inserimento o l’estrazione vengono cortocircuitati: per questo motivo, i connettori elettrici di questo tipo sono adatti per lo più alla trasmissione di segnali (sia analogici che digitali) a bassissima tensione. I connettori jack, infatti, non sono mai adoperati per ricariche elettriche ad alta tensione, dal momento che i piccoli cortocircuiti temporanei potrebbero danneggiare sia il dispositivo da alimentare che l’alimentatore.
Pregi e difetti
Come sottolineato in precedenza, equipaggiare un’autoradio leggermente ‘datata’ con un cavo AUX è semplice ed economico, in quanto non richiede né una grossa spesa né tanto meno un procedimento particolarmente laborioso. Questi due aspetti rappresentano di certo i risvolti positivi dell’installazione di un cavo AUX aggiunto alla dotazione standard dell’impianto audio della propria vettura. Di contro, però, ci sono anche degli aspetti negativi con i quali scendere a compromessi.
La qualità audio, pur essendo generalmente buona, non è paragonabile a sistemi tecnologicamente più avanzati (come ad esempio un impianto Hi-Fi) dal momento che si tratta di un segnale audio che viene amplificato; in aggiunta, anche dal punto di vista pratico, gestire il lettore esterno dal quale viene riprodotta la musica che stiamo ascoltando può essere d’impaccio, specie se si vuole cambiare brano ogni volta. Infine, lo smartphone o il lettore MP3 collegati tramite cavo tendono a scaricarsi più rapidamente rispetto al normale utilizzo.
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