Il Consiglio dei ministri ha recepito in via preliminare la direttiva Ue 2019/790 sul copyright, che sancisce il diritto d’autore nel mercato unico digitale. Ora l’ultima parola al Parlamento.
ROMA – Passo avanti sul copyright nel mondo digitale. Il Consiglio dei ministri ha infatti recepito la direttiva Ue (2019/790) sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. Il provvedimento andrà all’esame del Parlamento prima di essere adottato definitivamente dal Cdm.
Cosa prevede la direttiva Ue sul copyright
La misura più importante prevista dalla direttiva Ue 2019/790 è quella dell’equo compenso per gli editori per l’utilizzo dei loro articoli da parte delle piattaforme online, inclusi i social network, con la possibilità per gli autori di ricevere una quota dei proventi. L’industria musicale ha espresso intanto la propria soddisfazione attraverso le parole dell’ad della Federazione industria musicale italiana, Enzo Mazza.
Le parole di Franceschini
“Con il recepimento della direttiva copyright viene rafforzata la tutela degli autori e degli artisti con norme chiare e meccanismi trasparenti e adeguati all’era digitale. Nell’elaborare questo provvedimento, condiviso con tutte le realtà del settore, si è deciso di prediligere la tutela degli autori, dando loro il giusto rilievo. Senza il gesto creativo, non c’è contenuto: di questo bisogna tener conto lungo tutta la filiera del settore, tanto più considerando il notevole salto tecnologico conosciuto negli ultimi anni. Il valore autoriale, così come quello degli artisti interpreti ed esecutori, deve essere difeso, anche attraverso una maggior trasparenza da parte delle piattaforme digitale dell’utilizzo dell’opera creativa“. Così ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini.