Celine Dion torna a parlare della sua lotta contro la sindrome della persona rigida, una rara malattia neurologica.
La famosa cantante canadese, Celine Dion ha condiviso dettagli sulla sua lotta contro la sindrome della persona rigida (SPR), una rara malattia neurologica che colpisce il sistema nervoso centrale.
In una recente intervista con Vogue France e riportata da Virgilio.it, Dion ha discusso della sua diagnosi e delle sfide che ha affrontato negli ultimi anni, oltre a esprimere il suo ottimismo per il futuro nonostante la mancanza di una cura.
Celine Dion: la diagnosi e l’impatto sulla carriera
Celine Dion, 56 anni, ha rivelato di aver ricevuto la diagnosi di sindrome della persona rigida nel 2022, il che l’ha costretta a mettere in pausa la sua carriera musicale.
La malattia, essendo autoimmune, causa rigidità muscolare e spasmi dolorosi che possono peggiorare nel tempo, rendendo difficile per la cantante esibirsi sul palco. A causa delle sue condizioni, Dion ha dovuto annullare il suo tour mondiale previsto per la primavera del 2023.
Tuttavia, la popstar non ha perso il suo spirito combattivo. “Non ho sconfitto la malattia, perché è ancora dentro di me e lo sarà per sempre. Spero che troveremo un miracolo, un modo per curarla con la ricerca scientifica. Per ora devo imparare a conviverci“, ha detto Dion.
La cantante ha ricordato i primi momenti dopo la diagnosi, quando si è chiesta il motivo della sua condizione e ha espresso frustrazione per l’assenza di risposte.
La determinazione e la nuova routine
Per affrontare la malattia, Celine Dion ha adottato una routine rigorosa che include esercizi fisici e terapia vocale. “Cinque giorni alla settimana mi sottopongo a terapia atletica, fisica e vocale. Lavoro sulle punte dei piedi, sulle ginocchia, sui polpacci, sulle dita, sul canto, sulla voce“, ha spiegato Dion.
La cantante lavora con un team medico dedicato e si impegna a migliorare la sua condizione con tutte le sue forze. La nota cantante riconosce di essere privilegiata rispetto ad altri pazienti con la stessa malattia: “Ho questi mezzi e questo è un dono. In più, ho questa forza dentro di me. So che niente mi fermerà“.