Certificati vaccinali e Green pass falsi, sequestrati dieci canali Telegram
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Direttore: Alessandro Plateroti

Certificati di vaccinazione e Green Pass falsi, sequestrati dieci canali Telegram

Green Pass

Smantellato un commercio di Green Pass e certificati vaccinali falsi. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno sequestrato dieci canali Telegram.

Il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza ha scoperto un commercio di certificati vaccinali e Green Pass falsi su Telegram e ha sequestrato dieci canali presenti sull’applicazione di messaggistica italiana.

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Certificati vaccinali e Green pass falsi, sequestrati dieci canali Telegram

Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno scoperto un commercio di certificati di vaccinazione e Green Pass falsi sul dark web e hanno sequestrato dieci canali Telegram. I certificati avevano un costo che si aggirava intorno ai 130 euro. Sui canali in questione erano registrati migliaia di utenti. Tutti potenziali acquirenti.

Green Pass
Fonte foto: https://www.facebook.com/palazzochigi.it/photos/pcb.4040749929326290/4040742489327034/

L’indagine degli inquirenti

L’indagine è stata condotta con strumenti all’avanguardia grazie ai quali è stato possibile monitorare in tempo reale l’attività sul web e intercettare i canali Telegram sui quali si promuoveva la vendita di certificati falsi. Tutti i canali erano collegati ad account anonimi o a spazi del dark web sui quali era possibile procedere con l’acquisto del prezioso documento che consente di viaggiare e di prendere parte ad eventi.

Guardia di Finanza
Guardia di Finanza

Un commercio internazionale: operazioni anche negli Usa, in Svizzera e in Gran Bretagna

Sui Green Pass falsi erano riportati i dati del soggetto vaccinato. Dati falsi in quanto il soggetto in questione aveva deciso di non vaccinarsi e di ottenere il Green Pass per vie traverse. E soprattutto illegali. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, si trattava di un commercio internazionale. Come riferito dall’Ansa, documenti e certificati infatti venivano spediti anche all’estero. In particolar modo in Gran Bretagna e in Svizzera, ma sono stati registrati anche movimenti verso gli Stati Uniti.

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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2021 10:20

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