Certificato anamnestico: cos’è e come si ottiene quello per la patente

Certificato anamnestico: cos’è e come si ottiene quello per la patente

Il certificato anamnestico è l’attestazione medica necessaria per poter conseguire (o rinnovare) sia la patente di guida che la patente nautica.

Chi vuole conseguire o rinnovare la patente di guida (o la patente nautica) deve presentare presso gli uffici che gestiscono le pratiche una serie di documenti. Tra questi figura anche il certificato anamnestico. Come si legge sul sito del Ministero dei Trasporti, alla sezione ‘Conseguimento patente B’ ed in particolare in relazione alla documentazione necessaria per presentare domanda, è necessario un:

certificato medico in bollo con foto (con data non anteriore a tre mesi e marca da bollo da € 16,00) rilasciato da un medico abilitato e fotocopia dello stesso (per ottenere il certificato dal medico abilitato occorre presentare, al momento della visita, un altro certificato sanitario rilasciato da un medico di fiducia che indichi le precedenti malattie dell’interessato“.

Chi rilascia il certificato anamnestico e quali dati contiene

Vediamo anzitutto cos’è il certificato anamnestico. Si tratta di un’attestazione medica che serve a documentare lo stato di salute del richiedente. Il documento viene rilasciato dal medico curante, da un medico legale della ASL di competenza o dai medici del Ministero dello Salute, dopo che il soggetto si è sottoposto ad una visita medica completa.

In generale, deve contenere alcune informazioni base: i dati anagrafici del soggetto sottoposto alla visita, nome, cognome, qualifica e struttura sanitaria di appartenenza del medico, il motivo della visita, luogo e data di rilascio del certificato, con sottoscrizione del medico che lo redige. Affinché il documento sia ritenuto valido, non deve presentare abrasioni o correzioni, deve essere compilato con grafia chiara e leggibile e utilizzare un linguaggio coerente con quanto appurato dal medico.

Il certificato anamnestico per il rilascio o il rinnovo della patente

Per ciò che concerne il certificato anamnestico per patente di guida, bisogna innanzitutto sottolineare che è obbligatorio dell’entrata in vigore della Legge n. 120 del 2010. Questa, al comma 2-ter, stabilisce che “ai fini dell’accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di qualunque categoria, ovvero di certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB, l’interessato deve esibire apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici“.

In altre parole, oltre al semplice quadro clinico del soggetto interessato (anamnesi), il certificato deve attestare che il richiedente non faccia uso di sostanze che possono pregiudicarne le capacità di guida. Questo tipo di provvedimento è dovuto principalmente al desiderio di contrastare il crescente numero di incidenti stradali riconducibili a stato di ebbrezza o alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti.

Da un punto di vista strettamente tecnico, invece, per il certificato anamnestico per rinnovo patente o primo conseguimento, si ricorre ad una modulistica apposita. La visita medica ha lo scopo di stabilire se il paziente presenti “pregresse condizioni morbose che possono costituire un rischio attuale per la guida“. In altre parole, la visita e l’attestato sono volti ad appurare che chi presenta domanda di conseguimento o rinnovo della patente sia in possesso dei requisiti psicofisici necessari previsti dalla Legge per ottenere la licenza di guida. Affinché gli sia riconosciuta l’idoneità alla guida, il richiedente non deve presentare nessuno dei seguenti fattori pregiudizievoli:

  • Problemi all’apparato cardio-circolatorio
  • Diabete mellito
  • Patologie del sistema endocrino
  • Patologie del sistema neurologico
  • Patologie psichiche
  • Epilessia
  • Condizioni di dipendenza da alcool, sostanze stupefacenti o psicotrope
  • Patologie dell’apparato uro-genitale
  • Patologie del sangue ed organi emopoietici (Sindromi emofiliche, linfomi o leucemie in trattamento)
  • Patologie dell’apparato oste-articolare (per gravi alterazioni anatomiche o funzionali)
  • Disfunzione degli organi di senso (gravi patologie visive evolutive).
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/talissia75/2640679108

La procedura di rilascio del certificato di idoneità alla guida

Per ottenere un certificato di idoneità (necessario al conseguimento o al rinnovo della patente) ci si può rivolgere agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera e per i servizi territoriali di assistenza sanitaria al personale navigante.

La procedura per il rilascio del certificato prevede anzitutto la presentazione di una domanda di visita medica che, come si legge sul sito ufficiale del Ministero della Salute, “avviene tramite la compilazione, da parte dell’utente, di un apposito modulo (scaricabile dal sito del Ministero, ndr) che prevede la raccolta dei dati anagrafici dell’utente stesso, nonché la compilazione di un questionario anamnestico”.

Per presentare la domanda, bisogna consegnare la seguente documentazione: il modulo di richiesta di visita medica, dati anagrafici e anamnestici del richiedente, la tipologia di patente per la quale si fa richiesta, documento di riconoscimento valido, autorizzazione al trattamento dei dati personali, certificato anamnestico redatto dal medico di famiglia in data non anteriore a tre mesi (solo per il rilascio e il primo rinnovo della patente), tre foto formato tessera (solo in caso di prima richiesta di idoneità psicofisica per il conseguimento della patente).

Al termine della visita medica  – riferisce il sito www.salute.gov.it – effettuata nell’ambulatorio dell’Unità Territoriale dell’USMAF-SASN , il dirigente medico in servizio, qualora non riscontri patologie invalidanti o che comunque precludano il giudizio di idoneità, redigerà il certificato medico che attesta il possesso dei requisiti psico-fisici minimi per ottenere il rilascio, il rinnovo o la conferma di validità, della patente di guida, ovvero della patente nautica“.

Quanto costa il certificato anamnestico per la patente

Il costo del certificato anamnestico varia in base al soggetto o all’Ente che lo rilascia. Se ci si rivolge al medico curante, la tariffa sarà a discrezione del medico stesso; in genere si aggira sui 30 euro ma in alcuni casi può anche arrivare a 100 euro o più. Per questo, è bene informarsi preventivamente al momento della prenotazione della visita. Nel caso in cui ci si rivolga all’ASL o al Ministero della Salute, il costo del certificato anamnestico è – in entrambi i casi – pari a 30 euro.

Qualora ci si rivolga agli Uffici del Ministero della Salute per un certificato di idoneità da allegare alla richiesta di rinnovo della patente di guida (solo in tal caso, non per il semplice conseguimento), ai 30 euro da riconoscere all’ufficio competente, vanno aggiunti due versamenti: uno da 10.20 euro su CC n. 9001 intestato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e uno da 16.00 euro su CC n. 4028 intestato al Dipartimento dei Trasporti Terrestri. Per il conseguimento della patente di guida e per conseguimento e rinnovo patente nautica è necessaria anche una marca da bollo da 16.00 euro.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/paparazzi_culiao/7688261204

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