Certificazione unica 2025: ecco le nuove scadenze, le semplificazioni per i forfettari e le novità fiscali dell’anno.
La Certificazione Unica 2025 porta con sé cambiamenti significativi. Il 17 marzo, una data da segnare in rosso per pagare questa tassa, rappresenta il primo termine da rispettare per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate e la consegna ai percettori. A seguire, il 31 marzo diventa il nuovo termine per le certificazioni dei redditi da lavoro autonomo, mentre il 31 ottobre resta il riferimento per le CU con redditi esenti o non dichiarabili nella precompilata.

Le principali novità della Certificazione unica 2025
Tra le novità più rilevanti, il Decreto Adempimenti (Dlgs n. 1/2025) introduce un’esenzione dall’invio della CU per chi ha scelto il regime forfettario o il regime fiscale di vantaggio. La CU 2025 è stata aggiornata, come riportato da Qui Finanza, per adeguarsi alle più recenti disposizioni fiscali.
Tra le modifiche vi è anche la revisione delle regole di tassazione per i frontalieri che lavorano in Svizzera: la nuova convenzione prevede che il reddito da lavoro dipendente venga tassato direttamente nel Paese in cui è stata prestata l’attività, con una ritenuta alla fonte pari all’80% di quanto normalmente dovuto ai fini Irpef.
Un’altra modifica riguarda il settore sportivo, con un taglio delle codifiche rispetto al 2024. Inoltre, viene introdotto il “bonus Natale“, un contributo una tantum di 100 euro destinato ai lavoratori con redditi inferiori a 28.000 euro. Sono stati poi introdotti nuovi codici identificativi per i lavoratori rimpatriati a partire dal 2024, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 5 del Dlgs n. 209/2023.
Tra le altre novità vi è l’introduzione di nuovi campi nella certificazione. I campi da 671 a 673 sono stati riservati all’imposta sostitutiva del 15% applicata ai compensi erogati al personale sanitario per la riduzione delle liste d’attesa. I campi da 791 a 805, invece, sono dedicati alla registrazione dell’assegno universale riconosciuto dall’Inps alle famiglie con figli a carico.
Gli obblighi per i sostituti d’imposta e le scadenze da ricordare
L’obbligo di presentare la Certificazione Unica 2025 riguarda tutti coloro che nel corso del 2024 hanno effettuato pagamenti soggetti a ritenuta alla fonte o per i quali è previsto il versamento di contributi previdenziali, assistenziali o premi assicurativi Inail. Questo include aziende private, enti pubblici, università e aziende straniere con lavoratori assicurati in Italia.
Inoltre, la CU deve essere utilizzata per comunicare all’Inail i dati del personale assicurato, compilando un’apposita sezione all’interno del modello. La documentazione è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate in due formati. In primis il modello sintetico, destinato ai lavoratori, e quello ordinario, da trasmettere telematicamente all’amministrazione finanziaria.
Per chi ha percepito nel 2024 solo redditi di lavoro dipendente o di pensione già comunicati tramite CU, non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi, purché il conguaglio sia stato effettuato correttamente. Infine, il 17 marzo rappresenta anche il termine ultimo per la consegna della Certificazione degli utili e dei proventi equiparati (Cupe).