Il governo alla prova del Superticket sanitario: che cos’è e quanto costa abolirlo. La proposta di Speranza divide l’esecutivo giallorosso.
L’inizio del nuovo governo Conte ha portato nel vocabolario comune degli italiani una nuova parola, il Superticket sanitario. Ma che cos’è e soprattutto quanto costa abolirlo?
Che cos’è il superticket sanitario?
Introdotto nel 2011 con la legge 111, il superticket è un ticket applicabile a livello regionale che prevede un costo aggiuntivo di dieci euro da applicare alla prestazione sanitaria. Il sovrapprezzo riguarda le ricette di diagnostica e le visite specialistiche a livello ambulatoriale.
Il sovrapprezzo non è obbligatorio e la sua adozione può essere decisa in maniera autonoma dalle regioni italiane.
Quanto costa abolirlo
Al momento dell’insediamento del governo a guida Pd-Movimento 5 Stelle, Speranza ha proposto l’abolizione del superticket. Una mossa che gli esperti di economia hanno definito azzardata alla luce del momento non proprio positivo per quanto riguarda i conti del Paese.
L’abolizione del superticket dovrebbe comportare a un duro colpo ai conti dello Stato, che dovrebbe incassare fino a seicento milioni, una cifra tutto sommato modesta che il neo ministri della Sanità conta di recuperare già dai soldi stanziati per la legge di bilancio del 2018.
Superticket, ipotesi riduzione
Una delle ipotesi al vaglio è quella della riduzione del sovrapprezzo, un compromesso che potrebbe essere accettato senza eccessive remore anche dal Ministero dell’Economia.
A godere della riduzione sarebbero i bambini e gli anziani di famiglie con reddito basso, i disoccupati, gli invalidi e i pazienti in cura per determinate malattie.
Essendo nel campo delle ipotesi, le informazioni su questa strategia sono ovviamente poche e poco dettagliate.