Il reato di apologia del fascismo: che cos'è e quali sono le sanzioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Apologia del fascismo, che cos’è e cosa prevede la legge in Italia

Tribunale Corte Costituzionale

Che cos’è l’apologia del fascismo? Ecco cosa prevede la legge in Italia su questo tema.

ROMA – Che cos’è l’apologia del fascismo? Questa domanda è ritornata di moda dopo gli scontri di Roma. Come precisato da dirittoconsenso.it, per apologia del fascismo si intende quell’insieme di azioni e comportamenti diretti alla ricostruzione del periodo fascista.

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Questa deve avvenire per mezzo di un gruppo di almeno cinque persone, le quali propongono di sovvertire l’ordine democratico della Repubblica con la violenza, minacciando le libertà e i principi fondamentali della stessa.

Quando è apologia del fascismo?

Come detto, l’apologia del fascismo è quando un gruppo di persone (almeno cinque) ricostruiscono un partito che ha come obiettivo quello di sovvertire l’ordine democratico della Repubblica usando la violenza, ma anche minacciando le libertà e i principi fondamentali dello Stato e lodando avvenimenti figure e comportamenti propri di quel periodo.

Entrando più nello specifico nella legge è precisato che un partito fascista è “una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque, che persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o difendendo la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia”.

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Le sanzioni

Con l’apologia del fascismo si rischia il carcere fino ad un anno e sei mesi o una multa fino a 6.000 euro. Sanzioni che vengono applicate se si fa propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale, ovvero istigando le persone a commettere atti di discriminazione per motivi di colore della pelle, etnici, nazionale o religiosi.

La pena può andare, invece, da sei mesi a quattro anni per tutte le persone che incitano a commettere o commettono violenze o atti di provocazione di violenza per gli stessi motivi elencati sopra. La decisione finale sulla sanzione da applica spetterà al giudice.

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ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2021 19:52

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