La particolare crittografia alla base del funzionamento dei bitcoin è detta asimmetrica o a chiave pubblica. Vediamo insieme il suo meccanismo d’azione e perché è così importante.
Con il diffondersi del mercato delle criptovalute e dell’uso della tecnologia blockchain, anche la crittografia sembra essersi emancipata dalla cerchia ristretta di esperti in cui era confinata. La sua importanza è ormai così nota, che nell’immaginario comune non è raro che le parole “bitcoin” e “crittografia” vengano usate quasi come sinonimi. La crittografia, in realtà, è un’invenzione antichissima, nata dalla necessità di rendere un messaggio comprensibile solo ad alcuni, ma nascosto agli altri. Vediamo, invece, cosa indica questa parola nel FinTech degli anni 2000.
Bitcoin: che cos’è la crittografia asimmetrica o a chiave pubblica?
L’impiego della crittografia nel mercato dei bitcoin non serve certo a cifrare le transazioni, bensì a consentire l’incasso e il conseguente trasferimento di moneta digitale.
È detta a chiave pubblica o asimmetrica perché sfrutta non una, ma due chiavi, una privata e una pubblica, entrambe generate da un algoritmo a partire da un numero casuale.
Fra le due chiavi esiste una relazione di tipo matematico: da quella privata si può ricavare quella pubblica, ma non viceversa. Questo permette una perfetta complementarità: la chiave privata è quella da tenere segreta, mentre quella pubblica si può liberamente condividere con chiunque.
Ogni utente è titolare di una coppia di chiavi e usa quella pubblica fra le due per permettere ad un altro utente da lui selezionato di inviargli un messaggio cifrato. Quest’ultimo, detto mittente, sa bene che il proprio messaggio potrà essere decrittato solo da chi possiede la chiave privata associata a quella pubblica che ha fatto da tramite per lo scambio.
Matematicamente parlando, non è ancora stata provata la totale impossibilità di decrittare la chiave privata a partire da quella pubblica. Per questo, soprattutto per chi è alle prime armi, sarebbe sempre bene affidarsi a un supporto di trading online come Ethereum Code. Tuttavia, questo ragionamento vale a un livello di massima astrazione, poiché nella realtà dei fatti la potenza di calcolo alla base di questa tecnologia è tale da rendere praticamente impossibile la decifrazione.
A cosa serve la crittografia a chiave pubblica?
Gli utilizzi della crittografia asimmetrica nel mercato delle criptovalute sono due. L’utilizzo principale è quello della cifratura, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Tuttavia, la coppia di chiavi serve anche a produrre la cosiddetta firma digitale.
La produzione di una firma digitale risponde a una duplice esigenza. Può servire sia a confermare la provenienza di un messaggio da parte di un mittente; sia a verificare che il messaggio recapitato non sia stato manomesso, e quindi intercettato, dopo l’invio.